TORINO – L’immobile di proprietà di Banca Sella di corso Galileo Ferraris 32 a Torino con il progetto dello studio Carlo Ratti associati si trasformerà in un hub urbano: un luogo di lavoro aperto alla città, con l’affiancamento di funzioni private a funzioni aperte al pubblico, sul modello dell’Open innovation center. Il Consiglio comunale ha approvato oggi pomeriggio (trenta voti favorevoli, quattro astenuti) la proposta di intervento di ristrutturazione dello stabile suddiviso in tre blocchi edilizi che prevede il recupero di quasi quattrocento metri quadri con l’eliminazione di incongruenze formali (rimozione balconi e terrazze, ridefinizione di alcune finestre, ripristino di finiture esterne dei volumi esistenti).
L’attuale superficie è di 2.400 metri quadri e con la soluzione progettuale si prevede una nuova superficie di circa 2.800 mq. L’intervento avviene in applicazione della Legge regionale 16/2018 e non costituisce una variante al piano regolatore. Il fabbricato in oggetto costruito nel 1950 ha cambiato nel corso del tempo molte destinazioni (è stato anche sede della Juventus fino a non molti anni fa) e si appresta a trasformarsi in un incubatore dell’istituto bancario aperto al coworking con una nuova caffetteria pubblica al piano terra. L’ingresso all’edificio è rifinito in corrispondenza del corpo centrale ampliando il marciapiede e creando una gradonata di accesso che scende verso il piano un tempo seminterrato.
Nascerà anche un nuovo spazio pubblico all’angolo tra corso Galileo Ferraris e corso Stati Uniti grazie alla rimozione della recinzione verso sud, si ricaverà una nuova area verde sinora privata. Come hanno spiegato i responsabili di Banca Sella che hanno presentato il progetto in Commissione Urbanistica la scorsa settimana saranno chiusi i balconi e le terrazze a uso residenziale del blocco centrale e trasformati in vetrate; ’’stiamo immaginando uffici post Covid – hanno evidenziato – con un maggior ricambio d’aria garantito dalla presenza delle ampie vetrate’’.