VERONA – L’ombra del Covid spegne lo spettacolo al Bentegodi ed Hellas Verona e Genoa devono accontentarsi di un pareggio a reti inviolate nel posticipo della quarta giornata di Serie A. La squadra di Maran, falcidiata dai casi di coronavirus, si presenta senza i positivi Destro, Criscito, Zappacosta, Cassata, Lerager e Males. Tanti assenti – ma solo due (Gunter e Barak) per contagio – per Juric che deve fare a meno anche dei titolari Benassi, Cetin e Miguel Veloso. Nella prima frazione di gioco sono i ritmi bassi e la noia a regnare. Maran schiera un 3-5-2 con un fronte d’attacco composto da Pandev e dal nuovo acquisto Shomurodov.
La prima occasione da gol però è del solito macedone che al 33′ sfrutta un filtrante di Ghiglione per penetrare in area e calciare col destro, costringendo Silvestri a deviare in calcio d’angolo. La risposta dell’Hellas Verona c’è al 41′ con Favilli – ex della partita preferito a Kalinic – con un colpo di testa insidioso sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Un solo episodio da moviola nell’arco della prima frazione quando Pandev, al 43′, entra a martello sulla caviglia di Vieira e rischia il rosso: Rapuano lo grazia ed estrae solo il giallo. Al 60′ è il momento di Kalinic: l’ex Milan e Roma prende il posto di Favilli ma fatica ad incidere nell’ultima mezz’ora di gioco.
Tre minuti più tardi c’è la risposta di Maran dalla panchina: fuori Shomurodov e dentro Scamacca che all’83’ non sfrutta un cross tagliato dalla destra di Ghiglione. L’ultima chance da gol arriva sugli sviluppi di una punizione dalla sinistra, quando Faraoni svetta più in alto di tutti e costringe Perin a prendersi la scena con la parata che vale lo 0-0.