Roma – Un bonus assunzioni under 35 ovvero uno sgravio contributivo sulla quota di contributi a carico del datore di lavoro del 50% rivolto ai datori di lavoro privati che assumono giovani dipendenti con contratto a tempo indeterminato. E’ tra le novità annunciate dalla Legge di Bilancio 2020. Il limite di età nel 2021 passerà a 30 anni. Per l’accesso all’incentivo, il lavoratore non dovrà risultare titolare di precedenti rapporti di lavoro a tempo indeterminato. In tal caso, la durata del bonus è fissata in 36 mesi, fino ad un massimo di 3 mila euro su base annua. La misura dell’incentivo è maggiorata per le assunzioni di disoccupati al Sud, nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.
Lo sgravio del 100% si applica entro il limite massimo di 8.060 euro all’anno, con possibilità di cumulo con altri esoneri o riduzioni di contributi. Il bonus per l’assunzione di under 35 è riconosciuto ai datori di lavoro privati in relazione alle assunzioni con: contratto di lavoro a tempo indeterminato (a tutele crescenti); con contratto di apprendistato; in caso di trasformazione di un contratto determinato in indeterminato. Oltre al limite anagrafico dei 34 anni e 364 giorni di età, l’accesso al bonus è subordinato al fatto che il giovane da assumere non abbia mai avuto precedenti rapporti di lavoro a tempo indeterminato.
Tale vincolo si applica solo per il primo accesso all’agevolazione. Successivamente, nel caso di cessazione di un rapporto di lavoro incentivato per il quale il datore di lavoro ha fruito dello sgravio per meno di 36 mesi, un altro datore di lavoro potrà usufruire del bonus per il periodo residuo, a prescindere dall’età raggiunta dal lavoratore. In sostanza, il lavoratore porta con sé la dote di bonus non utilizzato, che diventa applicabile alle assunzioni successive anche nel caso di superamento del limite dei 35 anni di età.