Chiaramonte Gulfi – L’Amministrazione comunale di Chiaramonte Gulfi ha approvato l’erogazione di altri contributi a fondo perduto, oltre a quelli già esitati, utilizzando lo stesso criterio di qualche settimana fa e sempre nella misura massima di 2.000 euro, per delle attività commerciali che insistono nel territorio, non rientranti nel precedente bando. Il presidente di Confcommercio Chiaramonte, Danilo Scollo, evidenzia che “33 attività ricadenti nel territorio, tra cui bar, servizi di ristorazione e alberghieri, palestre e piscine, hanno trasmesso l’apposita istanza di richiesta del contributo a fondo perduto, nella misura massima di 2.000 euro, a seguito delle misure di sostegno economico a loro rivolte e approvate dalla Giunta comunale con la delibera del 26 ottobre 2020, ma, adesso, sarà possibile accedere ai fondi anche per quelle attività che, seppure non interessate dalla limitazione totale o parziale imposta dal Governo, restando aperte al pubblico, stanno sostenendo un doppio sacrificio, ovvero quello di subire una notevole riduzione dei guadagni in quanto le persone comprano poco o niente, eppure i titolari devono comunque far fronte ugualmente alle spese per l’apertura degli esercizi”.
“Anche in questo caso – prosegue il presidente Scollo – saranno una trentina le attività interessate. Come associazione di categoria, ci corre l’obbligo di sottolineare che l’amministrazione comunale sta fornendo aiuti specifici che consentano a queste imprese di potere parare il colpo dovuto alla crisi generata dalla pandemia”. E il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti, aggiunge: “Lo avevamo già detto in occasione della prima delibera, lo ribadiamo adesso. E’ assolutamente da prendere ad esempio quanto il sindaco Sebastiano Gurrieri e la sua Giunta stanno facendo per sostenere gli operatori commerciali nella consapevolezza che è fornito un supporto a numerose famiglie che stanno attraversando un momento non semplice.
Ci auguriamo che anche altri enti locali territoriali possano emulare queste gesta amministrative”.