Vuoi diventare Vigile del fuoco? Qual è la procedura da seguire per poter intraprendere questa professione? Quali i requisiti necessari per poter accedere? Per rispondere a questi interrogativi, nei prossimi paragrafi forniremo una guida su come diventare Vigile del fuoco. Che cosa fa un Vigile del fuoco? I Vigili del fuoco appartengono al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, un corpo civile della Repubblica italiana, dipendente dal Ministero dell’Interno. I Vigili del fuoco, abitualmente definiti anche con il termine di pompieri, non si occupano solo di contrastare e prevenire gli incendi. La loro competenza professionale è infatti richiesta per molte altre attività, che spaziano dalla ricerca al soccorso, fino alla difesa civile. In alcuni casi, i Vigili del fuoco svolgono anche la funzione di Polizia Amministrativa e di Polizia Giudiziaria, oltre a occuparsi della formazione degli addetti antincendio aziendali.
Il personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è composto sia da Vigili del fuoco di ruolo sia da Vigili del fuoco volontari. Il concorso pubblico per diventare Vigile del fuoco: per ottenere la qualifica iniziale di Vigile del fuoco è necessario superare un concorso pubblico che viene indetto dal Ministero dell’Interno. Il concorso è aperto tanto agli uomini quanto alle donne e viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale IV Serie speciale concorsi ed esami, con l’indicazione dei requisiti di accesso, le prove di esame previste e il numero dei posti disponibili. Requisiti per diventare Vigile del fuoco: i requisiti che sono richiesti sono gli stessi generalmente necessari per l’accesso ai pubblici impieghi, ovvero: maggiore età; cittadinanza italiana; godimento dei diritti politici; regolare condotta civile e morale; idoneità psico-fisica. Per ciò che riguarda il limite massimo di età per accedere alla qualifica Vigile del fuoco, allo stato attuale è fissato a 30 anni, limite che si estende a 37 anni per i volontari. Il requisito dell’altezza minima è stato invece abolito dal D.P.R. n. 207/2015.
Che titolo di studio bisogna possedere? Per poter partecipare al concorso per Vigili del fuoco è richiesto il possesso del diploma secondario di secondo grado, corrispondente al diploma di maturità. Il possesso della laurea risulta tuttavia utile per ottenere un punteggio più alto, conseguendo così una migliore posizione in graduatoria. Le prove di esame: il concorso per diventare Vigile del fuoco prevede: una prova preselettiva; una prova motorio-attitudinale; un colloquio. La prova preselettiva consiste nella risoluzione di quesiti a risposta multipla su materie indicate nel bando di concorso e di quesiti di tipo logico-deduttivo e analitico, con il fine di verificare le capacità intellettive e di ragionamento del candidato. La prova motorio-attitudinale si articola in quattro moduli che mirano ad accertare la capacità pratica, di equilibrio, di coordinazione, di forza, di reazione motoria, di acquaticità dell’aspirante Vigile del fuoco. Il fine ultimo è perciò di verificare se il candidato sia realmente in possesso dell’efficienza fisica, anche rispetto all’uso di attrezzature e di mezzi operativi, che risulta necessaria per svolgere adeguatamente le funzioni operative spettanti ai Vigili del fuoco.
Il colloquio è focalizzato su materie quali elementi di organizzazione e competenze del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco, elementi di informatica di base, conoscenze di base di una lingua straniera scelta dal candidato tra quelle indicate nel bando di concorso e discipline tecnico-scientifiche applicative. L’idoneità psico-fisica e attitudinale: accanto ai requisiti generali per poter diventare Vigile del fuoco occorre possedere dei requisiti di idoneità psico-fisica, che sono valutati da un’apposita commissione medica attraverso un esame clinico generale. I controlli medici sono finalizzati ad accertare: la sana e robusta costituzione fisica; la piena integrità psichica; il peso corporeo secondo i limiti previsti; la capacità visiva (non è ammessa la correzione con lenti); la capacità uditiva (non è ammesso l’uso di protesi acustiche).
Sul fronte dei requisiti attitudinali, i controlli medici mirano invece a verificare il possesso da parte del candidato di capacità di base intellettive, socio-relazionali, comportamentali, di assunzione di responsabilità decisionali, di gestione pratica di situazioni lavorative e di eventi critici, di autocontrollo. L’accertamento di tali requisiti viene realizzato attraverso specifici test neuro-psico-diagnostici.