MILANO – ’’In questa situazione tutto è difficile, ma non solo per l’Inter. Per chi affronta competizioni europee la difficoltà si alza’’. Dopo la sosta per le nazionali l’Inter domani tornerà in campo per sfida il Torino, una gara che nasconde delle insidie, soprattutto dal punto di vista delle condizioni dei calciatori: ’’Arriviamo al tour de force con trepositivi, per il resto gli altri sono rientrati e sono adisposizione, a parte Pinamonti – ha spiegato Antonio Conte intervenuto in conferenza stampa -. Dovremo cercare con tutte le nostre forze di affrontare questa situazione nel miglior modo possibile, sperando che la buona sorte tra infortuni e positività ci sorrida un pò’’.
Nelle prime sette gare di campionato, i nerazzurri hanno ottenuto tre vittorie, tre pareggi e una sconfitta, mentre in Champions due sconfitte e un pareggio: ’’A livello di risultati potevamo fare meglio già prima della sosta – ha proseguito Conte -. Mi auguro di rivedere quanto fatto dal punto di vista del gioco, ma di essere più bravi a portare a casa un risultato positivo. Se domini una gara e poi alla fine pareggi o perdi si vede sempre il bicchiere mezzo vuoto. Oltre alla prestazione dobbiamo cercare di fare risultato’’. ’’Sappiamo quali sono i nostri pregi e i nostri difetti – ha sottolineato l’allenatore dell’Inter -. Noi dobbiamo pensare a noi stessi. Mi auguro che ci sia onestà intellettuale da parte di tutti. In un anno esser ritenuti più competitivi rispetto ad altre squadre significa che stiamo facendo qualcosa di straordinario. Io mi auguro che resti un campionato equilibrato fino alla fine’’.
Infine, Conte ha parlato di Christian Eriksen: ’’Cerco di fare sempre le scelte per il bene della squadra. Penso che Eriksen abbia avuto tante occasioni. Quando lo riterrò opportuno lo sceglierò nell’undici iniziale o a partita in corso. Se può fare il regista? No, lo penalizzerebbe molto. Lui ha un grande piede, è bravo sia di destro che di sinistro. Metterlo davanti alla difesa, togliendogli il suo punto di forza, significa snaturarlo’’, ha concluso Conte.