ROMA – Il Governo presenterà a Bruxelles il Recovery plan italiano ’’a inizio 2021, come già indicato. Dunque appena dopo la pubblicazione del regolamento europeo, sempre che non ci siano slittamenti di calendario dovuti al veto di Polonia e Ungheria sul bilancio. In ogni caso un aggiornamento sul piano sarà presentato a fine mese: nasce dal voto di ottobre del Parlamento e si fonda su un dialogo continuo con la task force della Commissione’’. Lo afferma il ministro agli Affari europei Enzo Amendola in un’intervista al Corriere della Sera.’’Nessun ritardo dunque, smettiamola di dare inutili allarmi in modo un pò isterico – aggiunge -. Qualcuno da giorni usa il Recovery come il cavallo di Troia per colpire il governo. Legittimo, ma per noi conta solo seguire il cronoprogramma deciso a Bruxelles e lavorare sodo con il Parlamento e con gli attori rappresentativi della società italiana’’.
Alla richiesta di anticipate almeno un progetto, il ministro risponde così: ’’Industria 4.0 molto rafforzato. Centrale per le imprese che si devono dotare di tecnologia. E corredato di un fondo competenze per la formazione dei lavoratori’’.E rassicura: ’’Le regole valgono per tutti e l’interesse di tutti sta nello spendere risorse nella stessa direzione. Questo aspetto spesso sfugge, ma è centrale: parliamo di uno sforzo congiunto, non solo perchè si è fatto debito comune, ma perchè le risorse saranno investite da tutti i Paesi in modo coerente. Spingiamo tutti nella stessa direzione. Il fondo alimentato da bond europei è una novità anche per gli uffici di Bruxelles, che hanno dovuto organizzare una nuova macchina apposta.
Ed è una sfida per la nostra amministrazione, abituata da anni a gestire tagli di spesa e meno a programmare investimenti’’.