ROMA – E’ arrivata l’approvazione da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sulle delibere adottate da Enpab (Ente Nazionale Previdenza Assistenza Biologi) quali interventi assistenziali a favore degli iscritti in seguito alla pandemia da COVID-19. Il Cda e il Consiglio di Indirizzo Generale (CiG) avevano approvato nella seduta del 4 giugno la misura che prevede un’indennità una tantum di 1.000 euro erogata a favore degli iscritti che hanno dichiarato un reddito complessivo per l’anno 2018 superiore ai 50 mila euro e che per tale condizione erano stati esclusi dall’indennità COVID-19. Per ottenere tale indennità è richiesta l’attestazione con autocertificazione del danno subito alla professione corrispondente alla riduzione di almeno il 50% del reddito professionale prodotto nel periodo gennaio-aprile 2020 rispetto allo stesso quadrimestre dell’anno 2019.
L’onere economico della spesa è stata stimata dall’Ente in 4.500.000,00 euro. L’indennità Enpab non è ripetibile e non è compensativa o sostitutiva di reddito. ’’Esiste ancora il pregiudizio verso i liberi professionisti con i redditi alti che hanno un’organizzazione più complessa del lavoro e un calo del reddito li disorienterebbe al pari dei redditi più bassi’’ ha commentato la Presidente di Enpab Tiziana Stallone.E’ stato inoltre approvato dal Ministero il riconoscimento dell’indennità di 1.000 euro a favore degli iscritti titolari di pensione che continuano a svolgere l’attività professionale.