ROMA – In media, trascorriamo 3 ore e 15 minuti al giorno a guardare i nostri telefoni o altri schermi, ovvero l’equivalente di 49,5 giorni all’anno. I device, per essere più efficienti, emettono luce blu, più intensa da un punto di vista energetico. Ma la maggiore intensità energetica della luce blu può essere dannosa per i nostri occhi. Ad affrontare il tema del danno che la luce blu può arrecare alla salute degli occhi è un recente report elaborato da IADSA (International Alliance of Dietary/Food Supplement Associations) dal titolo ’’The Dark Side of Blue Light’’ (https://www.iadsa.org/mind-the-gap/english/lutein#intro).L’intensità energetica della luce blu, riporta lo studio, penetra in profondità nell’occhio, fino alla macula lutea al centro della retina, che fornisce una visione dettagliata.
La macchia gialla è ricca di due carotenoidi, luteina e zeaxantina. Sono antiossidanti e aiutano a filtrare la luce nociva. Dove la presenza di luteina e zeaxantina è bassa, la luce blu può danneggiare le cellule del nervo retinico e causare un accumulo di placca negli occhi, causando nel tempo condizioni degenerative e conseguente visione offuscata.Per questa ragione l’Osservatorio Integratori Italia – che aderisce alla International Alliance of Dietary/Supplement Associations tramite Unione Italiana Food – suggerisce l’importanza della supplementazione per la salute degli occhi. Studi hanno infatti dimostrato che 10 mg di luteina e 2 mg di zeaxantina sono i livelli richiesti ogni giorno per aiutare a mantenere la salute maculare. Questi livelli si possono ottenere mangiando 83 g di spinaci o 125 g di cavolo riccio ogni giorno, ma spinaci o cavolo riccio non sono sempre nel menu e altri alimenti contenenti luteina e zeaxantina devono essere consumati quotidianamente in quantità molto elevate per ottenere livelli adeguati.
L’integrazione alimentare può venire in nostro aiuto: la maggior parte della luteina e della zeaxantina utilizzate negli integratori proviene da calendule, fiori gialli ricchi di entrambe le sostanze.Se la degenerazione maculare aumenta dopo i 50 anni, un numero crescente di persone pare ne soffra già a partire dai 40 anni. Si teme che la colpa sia proprio della nostra maggiore esposizione alla luce blu dei dispositivi intelligenti e dell’illuminazione efficiente dal punto di vista energetico, in aumento sicuramente in questo periodo di lockdown e smart working.
La salute degli occhi non è più un problema solo per le persone della terza età: oggi l’esposizione alla luce blu è aumentata per tutte le fasce d’età e, dato il continuo crescere dell’utilizzo di questi strumenti, dovuto anche al particolare momento storico in cui ci troviamo, è necessario avere un’alimentazione varia ed equilibrata ricca di frutta e verdura e, quando opportuno, ricorrere anche all’aiuto di specifici integratori per mantenere il benessere di uno dei nostri più importanti organi di senso.