Roma – La notizia di una patrimoniale come regalo di natale per gli italiani sta facendo registrare non poche polemiche. "L'emendamento presentato da alcuni parlamentari di Leu e Pd alla legge di bilancio e' un'istantanea folgorante della distanza che separa la sinistra italiana dalla realta'. L'idea, formulata in un emendamento da deputati di Leu e Pd, di una tassazione progressiva sui patrimoni derivanti da attivita' mobiliari e immobiliari, a partire da 500 mila euro, fa a pugni con la condizione di crisi nera in cui versano autonomi, professionisti, commercianti e il terziario in genere". Cosi' Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia. "A un Paese che ha impegnato gia' oltre 110 miliardi per cassa integrazione ai lavoratori e ristori alle imprese, come si puo' chiedere di pagare una tassa sui risparmi senza scatenare un sentimento di rivolta sociale?
Al proprietario di uno o piu' negozi concessi in affitto, che non riscuote l'affitto da sei o sette mesi, lo Stato dovrebbe ora imporre una tassa dello 0,2 o dello 0,5% per il valore di quei negozi? Se non e' questa follia allora non esistono piu' i folli. Chi pensa di ricostruire l'Italia nel post-Covid attraverso l'uso massiccio della leva fiscale non ha ancora capito che cosa e' successo in questi mesi. I 200 miliardi del Recovery plan non sono per finanziare monopattini o incentivare l'uso delle biciclette. No, servono per le generazioni future, quindi servono per costruire un Paese piu' smart, digitalizzato come gli altri Paesi, e in grado di spezzare i lacci che imbrigliano la crescita. Piu' cresce la produzione e piu' ricco diventa l'erario.
Piu' tasse si mettono, meno cresce l'Italia".