ROMA – A novembre, secondo i dati resi noti dal Mef, il saldo del settore statale si è chiuso, in via provvisoria, con un fabbisogno di 17.500 milioni, con un incremento di circa 18.900 milioni rispetto al risultato del corrispondente mese dello scorso anno (avanzo di 1.380 milioni). Il fabbisogno dei primi undici mesi dell’anno in corso è pari a circa 155.700 milioni, in aumento di circa 104.200 milioni rispetto a quello registrato nello stesso periodo del 2019. Nel confronto con il corrispondente mese del 2019, il saldo ha risentito in larga misura dei maggiori pagamenti delle Amministrazioni pubbliche e dell’Inps per l’erogazione delle prestazioni previste dai provvedimenti legislativi emanati per il contenimento dell’emergenza epidemiologica nonchè dell’anticipo delle pensioni di dicembre comprensive di tredicesima.
La contrazione degli incassi fiscali, dovuta alla diversa calendarizzazione dei versamenti in autoliquidazione dei soggetti ISA, è stata in parte compensata dai recuperi di versamenti sospesi nei mesi precedenti. La spesa per interessi sui titoli di Stato presenta un aumento di circa 280 milioni.