Roma – Presidi sulle autostrade, su tutti i confini nazionali e non solo. Particolare attenzione alle "aree di maggiore affollamento, in cui si possono verificare fenomeni di inosservanza, anche involontaria, delle misure di distanziamento interpersonale''. In vista del Natale, che "sarà di sacrifici per tutti" per l'esigenza di "evitare una terza ondata" di coronavirus, come ha sottolineato la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese, saranno messi in campo 70mila agenti per controlli a tappeto. 'Si raccomanda'' ai prefetti ''di voler pianificare, nell’ambito dei lavori del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, mirati servizi di controllo del territorio, specie in prossimità delle festività natalizie, dedicando particolare attenzione alle aree di maggiore affollamento, in cui si possono verificare fenomeni di inosservanza, anche involontaria, delle misure di distanziamento interpersonale', si legge nella circolare inviata dal Viminale ai prefetti e firmata dal capo di Gabinetto del ministero dell'Interno Bruno Frattasi, relativa al nuovo dpcm. Allo scopo ''andranno opportunamente sensibilizzati tutti gli attori della sicurezza urbana coinvolti nel dispositivo di controllo, tenuto conto della necessità di rafforzare le risorse in campo in ragione della maggiore gravosità dell’impegno'', prosegue.
''Analoga attenzione andrà rivolta ai controlli da effettuarsi sulle principali arterie di traffico e sui vari nodi delle reti di trasporto'', aggiunge. ''A decorrere dal 10 dicembre 2020, nel caso di soggiorno o transito nei quattordici giorni anteriori all’ingresso in Italia in uno o più Stati o territori di cui all’elenco C dell’allegato 20, occorrerà presentare al vettore e agli organi preposti ai controlli l’attestazione di essersi sottoposti, nelle 48 ore antecedenti all’ingresso, e quindi in territorio estero, a tampone risultato negativo. La mancata presentazione di tale attestazione comporterà, fra l’altro, l’applicazione dell’obbligo di sottoporsi alla sorveglianza sanitaria e all’isolamento fiduciario per un periodo di quattordici giorni'', si legge ancora nella circolare.
''Nel periodo ricompreso fra il 21 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021 – si legge nella circolare – l’obbligo di sottoporsi alla sorveglianza sanitaria e all’isolamento fiduciario troverà comunque applicazione nei confronti delle persone che, residenti o meno in Italia, facciano ingresso nel territorio nazionale per motivi diversi dalle esigenze lavorative'', di ''assoluta urgenza'', ''esigenze di salute'', di studio e per ''rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza''. "Controlli sì, ma dico assolutamente no ad una militarizzazione delle città – ha detto Lamorgese – Ci vuole grande senso di equilibrio da parte nostra, ma grande senso di responsabilità da parte dei cittadini. Abbiamo tenuto aperti i negozi per dare un segnale, per salvaguardare l'economia. I titolari dei negozi devono però adottare tutte le precauzioni necessarie. Assembramenti non devono esserci".