Primo giorno del bonus cashback e già si sono registrati problemi per l’App Io. A segnalarli sui social sono stati molti utenti che hanno cercato di caricare i dati di carte di credito e debito, passo fondamentale per ottenere i rimborsi del 10% sugli acquisti. Sembrano invece funzionare senza intoppi le piattaforme di pagamento 'accreditate', come Satistpay e Hype. Secondo alcune notizie da Palazzo Chigi è emerso che i disservizi sono dovuti al grande numero di persone che hanno scaricato l'app e tentato di inserire i propri dati: 6,6 milioni secondo le ultime stime. In particolare, a gravare sui sistemi di PagoPa sarebbero i picchi di operazioni registrate ogni secondo, circa 8.000. Da ieri si è potuto cominciare a caricare i dati delle carte sull'applicazione dei servizi pubblici IO, ma subito si sono registrati i primi problemi.
Esposto Codacons per interruzione pubblico servizio E proprio per i problemi riscontrati il Codacons ha annunciato la presentazione di un esposto in Procura per interruzione di pubblico servizio, segnalando che la sezione "Portafoglio" dell'app IO risulta in tilt. "E' impossibile – sottolinea il Codacons – per i cittadini registrare i propri dati e le proprie carte per iniziare ad effettuare pagamenti elettronici e concorrere ai rimborsi previsti dal piano Cashback. Un messaggio informa che "la sezione Portafoglio è in manutenzione, tornerà operativa appena possibile". "Una situazione gravissima perché era ampiamente prevedibile l'accesso in massa al servizio, e PagoPa avrebbe dovuto garantire la piena funzionalità dell'App IO senza disservizi e rallentamenti", attacca il presidente Carlo Rienzi. "Di fronte al flop totale dell'extra Cashback il Codacons presenta oggi un esposto alla Procura della Repubblica di Roma in cui si chiede di procedere per la possibile fattispecie di interruzione di pubblico servizio".
Non solo. L'associazione annuncia anche una diffida al Governo affinché sospenda con effetto immediato il programma Cashback fino a che la piattaforma IO non sarà in grado di offrire regolarmente i propri servizi. Questo perché la situazione attuale sta creando pesanti discriminazioni tra cittadini, dal momento che i consumatori che non sono riusciti a registrarsi al programma e caricare le proprie carte non potranno concorrere ai rimborsi previsti dal piano", conclude il Codacons.