Ragusa – La perdurante crisi sanitaria e la conseguente crisi economica trovano un risvolto positivo nel crescere delle iniziative di solidarietà non delegate soltanto agli aiuti delle istituzioni pubbliche ma che vedono scendere in campo altri soggetti di vario tipo. Bella iniziativa quella messa in atto dal vulcanico parroco della parrocchia ex Gesuiti di Ragusa, Marco Diara, che ha dato vita alla locanda, appunto, del Sacro Cuore che una volta alla settimana provvede a pasti caldi, preparati da uno staff parrocchiale, per i più bisognosi. Don Marco è come sempre laconico “sfruttando le risorse del laboratorio di cucina che i giovani della nostra comunità avevano animato nei mesi scorsi, ci siamo trovati, quasi per caso, a portare avanti un percorso che potesse fornire un minimo di aiuto. Così è nata la locanda del Sacro Cuore.
A cucinare i pasti sono gli stessi giovani, qui in parrocchia, o anche altri componenti della comunità, più adulti, che si sono interessati della cosa e che hanno voluto fornire la propria collaborazione. Ogni martedì, un gruppo di parrocchiani, debitamente formati, si organizza sin dalle prime ore del pomeriggio per preparare dei pasti caldi che nel corso della serata saranno serviti a 40 persone che hanno bisogno. Per lo più parrocchiani che, anche alla luce del momento delicato che stiamo vivendo hanno manifestato uno stato di necessità”. Il tutto nella più rigida osservanza dellle norme anticontagio: i pasti sono pronti intorno alle 19 e sono gli stessi beneficiari dell’attività a venirli a ritirare a cominciare da quell’ora in poi. Marco Diara non tralascia di ricordare e ringraziare pubblicamente i due panifici della zona, Vindigni e dei Platani, che forniscono il pane. Insomma se un’altra Locanda cittadina ha meritato una bella stella Michelin, alla locanda del Sacro Cuore toccherebbe un bel cuore di solidarietà. Ancora solidarietà da parte dell’associazione “San Bartolomeo – sistemi culturali” che lancia l’iniziativa “Natale per tutti…Ragusa una comunità”.
Destinatari principali i bambini e gli anziani. L’idea è stata lanciata dal consigliere comunale Giovanni Gurrieri e dalla componente della consulta comunale giovanile Lorenza Tumino e subito accolta dal presidente dell’associazione ragusana Maria Strazzeri. Per i più piccoli è stata attivata una raccolta di giocattoli, nuovi o usati purché in buono stato, ma anche di dolcetti e pandori: i doni saranno destinati alle famiglie in emergenza economica che verranno segnalate dalle parrocchie, dalla Caritas e da tutte le realtà sociali. Gli anziani invece, soprattutto quelli che vivono una situazione di solitudine, saranno coinvolti nella ricostruzione della memoria comune: un modo per fare loro compagnia e al contempo ricostruire la storia di Ragusa, usi, costumi, aneddoti del passato che rischiano di andare perduti per sempre. I volontari dell’associazione li chiameranno al telefono per trascorrere del tempo e insieme lasciarsi andare ai ricordi e alle storie del passato. Le memorie saranno raccolte e, questa è l’intenzione, pubblicate in seguito per essere a disposizione della collettività e soprattutto delle giovani generazioni.
Massiccia la presenza dei privati in quanto i giocattoli ad esempio saranno sanificati con procedure a norma predisposte gratuitamente dalla ditta Sofag di Ragusa e poi confezionati grazie al materiale offerto da Iblea Nastri Italia e da Criscione & Criscione e quindi distribuiti. La raccolta dei giocattoli si svolgerà dal 10 al 16 dicembre, dalle ore 18.30 alle 20.00, presso la sede di “San Bartolomeo – sistemi culturali” (Vallata Santa Domenica) dove si procederà alla sanificazione e all’impacchettamento. La consegna invece avverrà dal 20 al 23 dicembre. Il progetto gode del sostegno di Banca Agricola Popolare di Ragusa, Azienda Sanitaria Provinciale – Asp7 Ragusa, Caritas diocesana, Confcommercio Ragusa, Fondazione San Giovanni Battista, Ordine dei Medici di Ragusa, Soroptimist Ragusa, Rotaract di Ragusa, Lions Club Ragusa Host, Hinner Wheel Club Ragusa Centro, Moica Ragusa, e di altri.
Ed infine, in questa gara di solidarietà scende in campo anche un’organizzazione sindacale,il sindacato Isa (intesa sindacato autonomo), che quest’anno ha rinunciato ai tradizionali addobbi natalizi e in un angolo della propria sede, in via Cupoletti 27/A, a Ragusa, ha voluto realizzare il cesto della famiglia. Spiega il segretario nazionale dell’Isa, Carmelo Cassia “vogliamo dare un piccolo concreto aiuto in un momento in cui tante famiglie vivono nello sconforto e nell’incertezza. Ci piace ricordare una frase di sant’Agostino che dice ‘Insegnami la dolcezza ispirandomi la carità, insegnami la disciplina dandomi la pazienza e insegnami la scienza illuminandomi la mente’. Abbiamo bisogno, tutti, di un bagno di umiltà e di un spirito del Natale diverso”. Il cesto della famiglia sarà destinato a raccogliere alimenti a lunga conservazione, indumenti e giocattoli per i bambini. Un contenitore per raccogliere alimenti, indumenti e giocattoli da regalare ai nuclei familiari in difficoltà perché la bontà è l’unico investimento che non fallisce mai.
Ogni associato o semplice cittadino può donare qualcosa direttamente nella sede del sindacato. La raccolta avrà inizio il 12 dicembre. Entro il 6 gennaio del 2021 tutto il materiale raccolto sarà devoluto alle associazioni onlus per la distribuzione o ai nuclei familiari segnalati dai singoli cittadini. (daniele distefano)