Chiaramonte Gulfi – Amaro e piccante. E al naso si deve percepire il frutto di provenienza. Essere assaggiatore d’olio equivale ad acquisire una piena consapevolezza dell’identità di un olio extravergine di oliva. All’assaggio si scopre tutto, l’olio si svela. Un buon naso e un buon palato possono, però, essere non sufficienti per diventare un assaggiatore professionista di olio. Un vero esperto dell’“oro liquido” si distingue da un semplice amatore in virtù della sua formazione. E’ quanto hanno avuto modo di sperimentare sul campo i partecipanti al corso per assaggiatori d’olio, a numero limitato e riservato ai soci dell’Associazione maitre italiani ristoranti e alberghi, promosso dalla sezione ragusana dell’Amira in collaborazione con il consorzio di tutela dell’olio Dop Monti iblei.
L’appuntamento, tenutosi all’agriturismo Scornavacche, in territorio di Chiaramonte, è servito per guidare gli addetti ai lavori nel campo della ristorazione lungo un percorso del gusto. Per potere classificare i diversi tipi di olio extravergine di oliva, insieme alla valutazione chimico-fisica del prodotto, è stata necessaria anche la valutazione organolettica, che ha un duplice obiettivo: misurare l'intensità delle caratteristiche positive dell'olio (fruttato, amaro, piccante) e individuare l'eventuale presenza di difetti (rancido, muffa, avvinato). L’assaggio guidato di cinque oli diversi, rigorosamente senza etichetta, è stato condotto dal capo panel Giuseppe Cicero che ha avuto modo di mettere in rilievo le qualità e le caratteristiche organolettiche dell’olio extravergine d’oliva, illustrandone le tecniche d’assaggio. Il minicorso si è concluso con l'assaggio di un primo piatto (le mezze maniche, pasta artigianale di grani antichi siciliani) dell’azienda ragusana Pastara condite con aglio, olio, peperoncino, pesto di zucchine e mandorle.
Come secondo piatto, il roast beef accompagnato con gelato all'olio Dop Monti iblei. “Ringrazio l’Amira e il presidente Vito Guzzardi – afferma il presidente del consorzio olio Dop Monti iblei, Giuseppe Arezzo – per la collaudata collaborazione che ci ha consentito, già in altre occasioni, di tagliare traguardi di un certo prestigio. Ieri, abbiamo sperimentato un’altra tappa del percorso che si vuole portare avanti assieme. E devo dire che la soddisfazione, da parte di entrambi, è stata parecchia. La formazione continua e la possibilità di mettere in vetrina la qualità e le caratteristiche del nostro olio ci consente di guardare a un futuro sempre più interessante in prospettiva”.