Ragusa – A pochi giorni dalla conferenza stampa sul bilancio della propria attività nel 2020, in coincidenza con il giro di boa dei due anni e mezzo di sindacatura, il primo cittadino di Ragusa Peppe Cassì è voluto tornare con un post sulla propria pagina social per riassumere in “un breve bilancio le cose fatte e quelle che ancora devono essere realizzate” e quasi a rispondere alle critiche mosse dalle opposizioni consiliari (M5 Pd e Insieme) e non (Territorio), Cassì intende “dare contezza del lavoro svolto finora e necessario ad avviare opere e progetti, che in alcuni casi sono già partiti e che in molti altri partiranno nel 2021” e a scanso di equivoci ribadisce “non parlerò di intenzioni future, ma solo di interventi già finanziati e con una progettazione completata o comunque in fase di completamento”.
La parte più corposa il sindaco la dedica al centro storico ricordando innanzitutto il teatro della Concordia su cui rende nota una ‘bella notizia’, relativa al recupero dell’ex Cinema Marino ovvero un progetto da 5,5 milioni di euro, per il quale si è riusciti a ottenere il riaccreditamento di un finanziamento regionale da 3,5 milioni, che precedentemente era stato ritirato. E Cassì aggiunge “avvieremo quindi un primo stralcio funzionale, che renderà il sito già parzialmente utilizzabile e recupererà la storica facciata. Il progetto esecutivo è già pronto e possiamo stimare che i lavori inizieranno nel 2021, dopo aver espletato le necessarie procedure di affidamento”. Rimanendo nel quadrilatero via Roma, via Ecce Homo, corso Italia e via Matteotti, il primo cittadino ragusano ricorda che “proprio a ridosso del Teatro Concordia procedono i lavori all’ex facoltà di Giurisprudenza di via Matteotti per realizzare il Centro Commerciale Culturale, che abbiamo presentato qualche mese fa e che sarà pronto tra alcune settimane.
Nella stessa via (Matteotti) sarà ristrutturata l’ex Biblioteca civica, alla quale abbiamo recentemente destinato alcuni fondi della Legge su Ibla. Vogliamo trasferire lì alcuni uffici comunali, che permetteranno di rivitalizzare un’area attualmente depressa”. Un cenno anche alla piazzetta mons. Tidona (tra la Prefettura e Piazza San Giovanni) per la quale l’amministrazione è riuscita a ottenere anche il riaccredito delle somme necessarie a riqualificarla. In questa prospettiva il sindaco Cassì ricorda ” l’approvazione dello strumento urbanistico (studio di dettaglio) che dà la possibilità di demolire e ricostruire secondo moderni standard abitativi circa 3.000 immobili non di pregio del centro, così da dare a molti proprietari la possibilità di recuperare abitazioni e a giovani coppie di trasferirsi nel cuore della città. Nel frattempo lo schema di massima del Piano regolatore Generale è stato approvato poche settimane fa: si tratta di un passaggio propedeutico fondamentale per dare un nuovo assetto urbanistico alla città”.
In questo elenco il capo dell’amministrazione cittadina non dimentica certo la Vallata Santa Domenica a proposito delle quale rivendica“è un punto strategico di grande suggestione che non è mai stato valorizzato. Sono già in corso i lavori di recupero per illuminare i ponti e l’antico percorso, adesso bonificato e ripristinato, che collega Centro Superiore e Ibla passando in mezzo alla natura. Si sta lavorando anche alla realizzazione di 20 orti urbani, che ridaranno all’area la sua storica funzione agricola”. “Un’operazione simile – prosegue Cassì – coinvolgerà Cava Gonfalone con il recupero dei sentieri di accesso e di un percorso interno che permetterà di visitare in sicurezza le latomie, aprendole finalmente a ragusani e turisti”. Il sindaco affronta poi una vexata quaestio su cui si sono particolarmente appuntate le critiche dell’opposizione, ovvero l’edificio ‘monstre’ di Palazzo Tumino che troneggia deserto da viale del Fante lungo tutto viale Tenente Lena fino al confine con la stazione ferroviaria. A proposito del quale il primo cittadino precisa “in questi mesi sono proseguite le trattative serrate per l’acquisizione dell’immobile.
E’ un’operazione economicamente molto impegnativa per la quale si richiede il supporto di un privato. Abbiamo quindi avviato la ricerca di soggetti interessati con cui realizzare una forma di partenariato pubblico-privato che ci permetterà di trasferire lì la cittadella giudiziaria e la sede del Comando della Guardia di Finanza, rivitalizzando tutta l’area circostante”. E intanto in quell’area (piazza del Popolo) “sono finalmente partiti i lavori di rifacimento di Piazza Stazione dopo che la ditta incaricata aveva inizialmente temporeggiato, salvo ora impiegare un numero adeguato di uomini e mezzi che permetterà di rispettare il cronoprogramma stabilito”. Infine il sindaco non poteva non parlare della via Roma, da sempre il salotto buono di Ragusa “da qui a breve daremo nuova illuminazione alla via Roma, attualmente buia, partendo dal Ponte fino alla Rotonda Maria Occhipinti. Il progetto è già stato predisposto. Inoltre miglioreremo il decoro, rimuovendo gli antiestetici e rovinati dissuasori di cemento e sostituendoli con arredi più decorosi”.
Il tutto con il pensiero rivolto ai benefici economici rivolti alle forze imprenditoriali “attraverso bandi come Sto a Ragusa continueremo a dare contributi economici a chi aprirà nuove attività in quest’area. Al tempo stesso incentivi fiscali, come l’esenzione già in vigore dalla Tari per 3 anni per chi ristruttura e va a vivere in centro, favoriranno una ripopolazione della zona” (da.di.)