Ragusa – Altro che “piccole riflessioni pentastellate di fine anno al comune di Ragusa”. Quelle proposte dal capogruppo M5 Sergio Firrincieli a proposito del fatto che “continuando così, la giunta Cassì non riuscirà a fare neanche la decima parte di ciò che ha prodotto l’azione dei cinque stelle a Palazzo dell’Aquila nei cinque anni di amministrazione” diventano appunto un vero e proprio controbilancio di quanto fatto durante la sindacatura di Federico Piccitto &Co dal 2013 al 2018. A dare lo spunto al capogruppo pentastellato è il tentativo di “fare passare alla stessa stregua di ordinaria amministrazione, prendendo a pretesto la presunta farraginosità della macchina burocratica, la circostanza secondo cui un’amministrazione programma, stanzia i fondi e poi è quella successiva, magari, a raccogliere i frutti, inaugurando tutto ciò che è possibile.
E’ questo il leit motiv che il sindaco Cassì sembrerebbe intenzionato a farci sorbire, per giustificare la sua inazione su più fronti”. E Firrincieli di fronte a questo tentativo alza le barricate e rivendicando con orgoglio che “noi del gruppo consiliare M5s, che siamo per la maggior parte imprenditori e funzionari operanti in seno ad aziende di spessore, sappiamo che è necessario portare a casa risultati, e di un certo tipo, per ottenere successi in ambito professionale e aziendale” osserva “quindi, se il sindaco, con entusiasmo, ha fatto sapere a tutta la città di capire, adesso, come funzionano le cose, restiamo sempre perplessi per il fatto che, a parte una rotatoria, dopo due anni e mezzo la sua amministrazione non abbia prodotto alcunché”. E poi serve il piatto forte del suo cenone di fine anno “stando all’adagio di Cassì, la precedente amministrazione, quella dei Cinque Stelle, non avrebbe dovuto realizzare alcunché, impegnata come avrebbe dovuto essere solo a pianificare e programmare.
Al contrario, i Cinque Stelle hanno dimostrato che, quando non ci si perde in chiacchiere, e soprattutto si hanno le idee chiare sugli obiettivi da raggiungere, contando sul fatto che i dirigenti e gli uffici del nostro Comune sono assolutamente competenti, si può portare avanti e attivare, nella stessa consiliatura, un cospicuo numero di opere, tutte programmate e realizzate. Ne citiamo qualcuna: rifacimento delle reti idriche, riqualificazione del Giardino ibleo, rifacimento viale Colajanni con corpi illuminanti nuovi e installazione di pali luce a led anche nelle zone del centro, potabilizzatore Camemi ancora non in uso dopo due anni e mezzo, allargamento del campo di Marina e nuovi spogliatoi, aiuole sempre a Marina e area fitness, pista ciclabile, spazio Soffiasogno per bambini alla biblioteca comunale, tensostrutture per il terzo campo di tennis, per la scuola Palazzello e per il campo di bocce. E, ancora, il soffitto del Palaminardi, l’installazione dei defibrillatori nelle piazze Cappuccini, Libertà e Duomo oltre che negli impianti sportivi, il restauro del campanile e della cancellata della chiesa del Purgatorio.
E sono solo alcune”. Poi il capogruppo consiliare, a nome e per mandato dei suoi altri colleghi (Alessabdro Antoci, Zaara Federico, Giovanni Gurrieri e Antonio Tringali) prosegue “inoltre, è stato lasciato tutto pronto all’amministrazione successiva per l’inaugurazione della Villa Margherita, dello skate park e del Museo del costume. Per non parlare dei fondi europei di Agenda urbana che ci hanno visto tra i primi in Sicilia a presentare alla Regione il piano di spesa dell’autorità urbana Ragusa-Modica. Ciliegina sulla torta, lasciato anche questo in eredità, il sistema di nuova raccolta dei rifiuti che ha permesso alla città di raggiungere il 70%, dato incredibile tra quelli raggiunti in Sicilia dai comuni capoluogo di provincia”. Ed infine la conclusione “l’amministrazione dei Cinque Stelle, quella che i detrattori definiscono degli incompetenti, che non sapevano fare niente, che avrebbero lasciato un disastro in città, in realtà hanno sanato i conti del Comune oltre a lasciare i cassetti pieni di opere da realizzare.
Diciamo, quindi, che l’attuale sindaco non ha alibi per quello che non ha fatto e per quello che non farà rispetto al programma presentato agli elettori che si sta rivelando semplice fuffa anche per il fatto che nell’ultimo piano triennale delle opere pubbliche non si prevede nulla di quello che era stato presentato nel programma in questione. Insomma, l’amministrazione Cassì, continuando così, non riuscirà a fare neanche la decima parte di ciò che ha prodotto l’azione dei Cinque Stelle in cinque anni al Comune di Ragusa”. (da.di.)