REGGIO EMILIA – Il Sassuolo evita al 94′, col rigore di Djuricic, la sconfitta contro il Parma al Mapei. Le assenze gialloblù sono tante, al punto che D’Aversa fa esordire il classe 2003 Dierckx (più giovane esordiente nella storia della serie A); il Sassuolo gioca a 3 in difesa, ma le filosofie delle due squadre non vengono snaturate. Così, dopo un inizio convinto degli ospiti il Sassuolo fa il primo squillo della gara con Kyriakopoulos che servito a centro area, calcia e prende in pieno la traversa. La squadra di De Zerbi prende il controllo del gioco e al 21′ passa in vantaggio, ma il Var ferma tutto per fuorigioco millimetrico di Caputo. Dopo aver superato una fase di pressione dei padroni di casa, il Parma passa al contrattacco e la scelta paga: su un cross dalla sinistra di Pezzella, Kucka si traveste da attaccante e anticipa tutti di testa con un grande inserimento per il gol del vantaggio al 36′. Il Sassuolo accusa il colpo e la formazione di D’Aversa riesce a gestire il vantaggio fino alla fine del primo tempo contro una delle squadre che tiene di più la palla nel nostro campionato.
Nella ripresa De Zerbi cambia e fa entrare Muldur e Djuricic, passando a 4 dietro. Defrel scalda subito Sepe che risponde mandando in angolo il destro potente del francese. Il Parma attende nella sua metà campo, in attesa di ripartire e di scatenare i contropiedi micidiali di Gervinho. Il Sassuolo spinge ma trova pochi spazi e occasioni da gol. Djuricic ad esempio ne spreca una potenziale da buona posizione. Così il Parma riparte e si rende molto pericoloso con Grassi, che tira al volo da fuori area e impegna Consigli, e Gervinho che spreca il raddoppio da buona posizione al centro dell’area. Il Sassuolo porta scompiglio in area ospite solo grazie a qualche calcio piazzato. A un minuto dalla fine Busi però atterra Ferrari e vanifica gli sforzi dei suoi. Sul dischetto va Djuricic che trasforma per l’1-1 finale. Non c’è più tempo e finisce così: il Parma non riesce a tornare al successo che manca da otto turni, il Sassuolo rimedia all’ultimo minuto una gara poco brillante.