Scicli – “Il Comune di Scicli fa pagare il suolo pubblico per i mesi di marzo e aprile 2020, cioè quando eravamo in pieno lockdown. Chiediamo, piuttosto, l’esonero dal pagamento del Cosap per i due mesi in questione”. E’ il presidente di Confcommercio Scicli, Raffaele Giallongo, a evidenziarlo, presentando richiesta in tal senso all’amministrazione comunale. “Appare davvero anomala questa scelta – chiarisce ancora Giallongo – a carico di bar, ristoranti, gelaterie ed esercizi commerciali che, ancora adesso, risultano le attività più falcidiate dalle scelte governative di chiusura per contrastare il contagio da Covid-19. Siamo ben consapevoli che, a livello nazionale, il Dl 34/20 ha previsto l'esonero del Cosap a partire soltanto dal 1° maggio 2020 ma non dobbiamo dimenticare che l'art.11 della finanziaria regionale siciliana (l.r. 9/2020) ha previsto l'esonero dal Cosap anche, e più in generale, per i periodi di chiusura totale o parziale delle attività commerciali, prevedendo al riguardo un fondo perequativo in favore dei comuni”.
“Ricordiamo che – dice ancora Giallongo – a quanto ci risulta tale norma era stata recepita dall’amministrazione comunale con delibera n.51 del 7 maggio 2020 che ricalcava tale previsione, in linea peraltro con la nota di indirizzo Anci protocollata 41 che al punto 9 aveva espressamente invitato gli enti comunali ad estendere l’esonero Cosap anche per i mesi di marzo e aprile, non sussistendo impedimenti normativi al riguardo. Invitiamo quindi il Comune, coerentemente con gli atti sopracitati, a rivedere in diminuzione gli avvisi di pagamento inviati proprio in questi giorni alle attività commerciali, oramai stremate dalle chiusure imposte a tutela della salute collettiva che si protraggono da quasi un anno e che stanno portando sul lastrico una parte fondamentale del tessuto socioeconomico della città”.