Ragusa – Si è riunita nella sede di Confcommercio Ragusa, convocata con procedura d’urgenza, la Giunta provinciale dell’associazione di categoria. Sono state raccolte le istanze provenienti dai presidenti sezionali dei territori iblei oltre che dai vertici delle varie categorie economiche e produttive dell’area provinciale. La riunione, in parte in presenza e in parte in remoto tramite collegamento con la piattaforma Google meet, è stata presieduta dal presidente provinciale Gianluca Manenti e dai componenti di Giunta. Il presidente Manenti ha informato l’esecutivo circa la redazione di un documento unico, unitamente alle altre realtà provinciali siciliane, in cui si fa riferimento all’ultimo provvedimento nazionale, chiesto a gran voce dal Governo regionale e reso ancor più severo proprio dall’esecutivo siciliano, che impone la chiusura per altre due settimane di buona parte delle attività commerciali, senza una chiara visione futura e senza aiuti concreti per le imprese coinvolte.
Tutti i componenti di Giunta, di fronte ad una situazione di estrema frustrazione per migliaia di imprenditori e professionisti, pur nel rispetto dell’emergenza sanitaria, ma non potendo assistere inermi alla morte delle proprie aziende, hanno predisposto in maniera unanime alcuni punti che andranno a rimpinguare le rivendicazioni del documento regionale. Quali questi punti? Rivisitazione dei criteri nel contesto di una zona rossa che crea distinguo tra attività economiche e che svantaggia alcune categorie più di altre. La chiusura iniqua rischia di fare abbassare per sempre le saracinesche ad alcune attività commerciali e produttive. Sollecitata la possibilità che le zone rosse siano adottate per evitare assembramenti nelle piazze o in altri siti delle varie città e che solo nei casi di maggior criticità sanitaria possano essere adottate misure restrittive di zona arancione per le attività commerciali. La riapertura immediata di tutte le attività commerciali di ogni categoria produttiva nel rispetto dei protocolli e misure Covid all’interno delle proprie strutture di vendita o di ristorazione.
Ristori immediati congrui che tengano conto del calo di fatturato delle attività economiche. Maggiori controlli nelle città nel rispetto delle misure e dei protocolli Covid per evitare assembramenti. “Questo e molto altro – è stato spiegato dalla Giunta provinciale Confcommercio Ragusa – in linea con i punti richiesti dalle altre Confcommercio provinciali, con la convinzione che ci si trova davanti ad una delle crisi più gravi, difficili e complesse della nostra storia, una crisi che si riuscirà a superare solo con la programmazione e il coordinamento di azioni incisive, forse mai attuate prima di ora, necessarie per la tenuta economica e sociale del Paese”.