Sulla vicenda della chiusura di Cava dei Modicani per il fermo dell’impianto TMB (trattamento meccanico biologico) causato dalla scadenza, il 19 gennaio, dell’ordinanza contingibile e urgente del Commissario del Libero Consorzio e sul mancato arrivo dalla Regione dell’AIA, interviene la deputata regionale 5 stelle Stefania Campo, per constatare “siamo alle solite. Anche oggi i cittadini dei comuni che conferiscono a Cava dei Modicani non hanno potuto portare fuori l’indifferenziato dalle proprie abitazioni per la chiusura temporanea dell’impianto di Trattamento meccanico biologico della discarica”. La Campo ricorda poi “i continui solleciti a tutti i livelli, formali ed informali, hanno fino ad ora sortito solo l'effetto di continue rassicurazioni verbali che la situazione si sarebbe sbloccata a momenti, ma fino ad oggi resta tutto fermo” mentre lamenta “al tavolo tecnico non ci hanno mai invitato nonostante lo avessimo richiesto espressamente con una nota lo scorso giugno.
Dicono che sia tutto pronto, sembra che all'ultimo sia stato trasferito il funzionario che stava seguendo la pratica e non è stato rimpiazzato. Abbiamo fatto diversi atti ma non abbiamo mai avuto riscontri”. Quindi la parlamentare ragusana lancia una dura critica ai vertici governativi regionali “l’assessore Pierobon e Musumeci, prima di pensare a leggi di riforma come panacea di tutti i mali, pensino piuttosto ad applicare le leggi esistenti e a velocizzare il più possibile la regolarizzazione degli impianti esistenti, proprio come il Tmb di Cava dei Modicani, fondamentali per il territorio. Impianti la cui chiusura, anche per pochi giorni, rischia di mandare in tilt la raccolta rifiuti di tutta la nostra provincia. Cosa che si sta verificando in questi soli 2 giorni di sospensione. Stavolta, fra l’altro, c’è l’aggravante che nessuna proroga potrà venire in aiuto del territorio ibleo per il funzionamento del TMB. Senza dimenticare che già l’8 giugno scorso ci era stato promesso che in 90 giorni tutto si sarebbe risolto, eppure di giorni ne sono passati già quasi 200. O la SRR di Ragusa non è stata vigile o l'assessore Pierobon deve avvitare meglio i bulloni della macchina burocratica.
Delle due l'una”. E questo veloce riferimento alla SRR, presieduta dal sindaco di Ragusa Peppe Cassì, che invece era stato oggetto di critiche pungenti e palesi da parte del capogruppoo consiliare pentastellato Sergio Firrincieli, è l’unico accenno alle responsabilità, o meglio alla mancanza di pressing, da parte dell’organismo sugli uffici regionali competenti. Ed intanto sempre da Stefania Campo arriva una buona notizia, relativa all’iter per la realizzazione della Ragusa-Catania.. Infatti, spiega la Campo, “con decreto del presidente del Consiglio Conte, è stato individuato in Raffaele Celia, responsabile nuove opere dell’area Centro di Anas, il possibile commissario che dovrà prendere in carico la realizzazione del progetto, atteso con ansia da grandi aree dell’area orientale della Sicilia”. A detta della Campo, inoltre, “è evidente l’enorme accelerazione impressa a questa e a tante altre opere pubbliche siciliane grazie all’arrivo al ministero delle Infrastrutture del viceministro Giancarlo Cancelleri.
Da quando Cancelleri è approdato a Roma il progetto ha messo la quarta, superando diverse importanti fasi, tra le ultime il recepimento dei fondi necessari all’opera e la registrazione da parte della Corte dei Conti della delibera CIPE che ha sancito il cambio del soggetto attuatore dando il via libera al progetto definitivo”. Tornando al responsabile nuove opere dell’area Centro di Anas, Raffaele Celia, Stefania Campo aggiunge “il nome di Celia, assieme a quelli per altre 58 opere strategiche in Italia, è ora al vaglio delle commissioni parlamentari competenti a Roma. Questo, in ogni caso, è uno step importante per un’opera che è certamente strategica non solo per il Ragusano ma per l’intera Sicilia. Sono molto contenta che, nonostante le note vicissitudini che ha attraversato il governo nazionale, l’iter che porterà all’avvio dei lavori non si sia interrotto, a dimostrazione che sono i cittadini e le loro esigenze l’interesse primario dell’esecutivo Conte”. (da.di.)