La giornata della vIta a Ragusa
Domenica 7 febbraio anche a Ragusa la Giornata per la vita sul tema Libertà e vita, nel giardino antistante l’ospedale Giovanni Paolo II sarà piantumato un albero di mandorolo. E’ stata programmata per domenica 7 febbraio, anche a Ragusa, la 43esima edizione della Giornata per la vita che, in tempo di pandemia, assume un significato ancora più particolare. “Libertà e vita” questo il tema dell’appuntamento che, promosso dalla diocesi di Ragusa, dall’ufficio diocesano per la Pastorale della salute, dall’ufficio diocesano per la Pastorale della famiglia, dall’ufficio per l’insegnamento della religione cattolica, dal Centro di aiuto alla vita in collaborazione con l’Asp 7, sarà caratterizzato dalla santa messa e dalla benedizione dei neonati in programma alle 10 all’ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa al reparto Ostetricia.
Il programma per la Giornata della vita
Il rito sarà presieduto dal sacerdote Giorgio Occhipinti, direttore dell’ufficio per la Pastorale della salute. Alle 10,45, nel reparto Neonatologia, ci sarà la benedizione dei neonati prematuri. Alle 11, è in programma la piantumazione nel giardino antistante l’ospedale di un albero di mandorlo, simbolo della vita che sboccia, a cura del Centro di aiuto alla vita. Quindi, un momento di preghiera presieduto da mons. Roberto Asta, amministratore apostolico della diocesi di Ragusa. Prevista la consegna del simbolo della giornata per la vita, un piccolo albero, alle neomamme e alle mamme in attesa. Ad occuparsene sarà il dott. Giuseppe Bonanno, primario del reparto Ostetricia e componente dell’ufficio diocesano per la Pastorale della salute. Il Cav, inoltre, come spiegato da Carlo e Maria Moltisanti, sta valutando la possibilità di scrivere la frase di San Giovanni Paolo II, in una pietra da porre ai piedi dell’albero, che recita: “Ogni vita umana, unica e irripetibile, che vale per se stesso, costituisce un valore inestimabile”.
Sempre domenica 7 febbraio, ma a Vittoria, alle 8, in cappella, all’ospedale Guzzardi, la santa messa presieduta da don Giuseppe Riggio, assistente religioso del nosocomio ipparino, e poi la benedizione dei neonati al reparto di Ostetricia. In ogni parrocchia, inoltre, potranno tenersi le sante messe per i nati dell’anno.