La lotteria degli scontrini che parte oggi prende il via in un momento sbagliato, Manenti (Confcommercio): In provincia di Ragusa aggiornati molto meno della metà dei registratori di cassa. E poi c’è il problema dei costi.
“La lotteria degli scontrini che parte oggi prende il via in un momento sbagliato: se fosse un'iniziativa privata, sarebbe destinata al fallimento. I costi superano i benefici e i negozi non hanno avuto il tempo per adeguarsi”. E’ quanto chiarisce il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti, tornando a parlare di una questione urgente, evidenziando che molto meno della metà dei registratori di cassa dell’area iblea risultano aggiornati per poter fare partecipare i consumatori alla lotteria degli scontrini. “Oltre a questo – spiega Manenti – c'è il problema dei costi: per aggiornare i registratori telematici ed acquistare il lettore ottico per la lettura del codice lotteria, un esercente spende in media 300 euro.
Un costo esagerato e inopportuno in una fase estremamente difficile in cui molti commercianti hanno notevoli difficoltà finanziarie a causa della crisi economica dovuta alla pandemia in corso. Per gli adeguamenti, poi, servono oltre 1 ora e mezza e c'è un problema oggettivo legato alle difficoltà tecniche di chi dovrebbe appontare lo strumento di rispondere alle richieste”. Come il cashback, anche la lotteria degli scontrini, osserva Manenti, “troverà il tempo che trova. Non ha alcuna utilità per il mercato in un momento di incertezza in cui le aziende non sanno quando devono restare aperte o chiuse”. Al costo dell'adeguamento si aggiunge, poi, anche il costo per comunicare la partecipazione dei negozi alla lotteria: “Siccome è un'operazione di Stato andrà pubblicizzata ed è un costo per le imprese. Il settore, in questo momento, sta galleggiando a malapena: avevamo chiesto una proroga perché questa iniziativa nasce zoppa: le teste delle persone sono distratte rispetto a questi temi e le società che devono fornire gli strumenti (lettore e chip) hanno difficolta a installarle in tempi rapidi.
Come Confcommercio, a livello nazionale, e noi siamo d’accordo con questa chiave di lettura, riteniamo di essere nell'ingenuità totale se si pensa che la lotteria degli scontrini contribuirà da sola a combattere l'evasione fiscale. Si registra nella vendita al dettaglio un 10% di evasione fiscale. Bisognerebbe occuparsi anche dell'altro 90%”.