ROMA – ’’Ho chiesto maturità e responsabilità istituzionale perchè lo dobbiamo al capo dello Stato ma soprattutto al Paese, che sta vivendo uno dei momenti più drammatici della sua storia recente. C’è la pandemia, il Recovery in arrivo, la coesione europea da preservare, il comparto produttivo in attesa di risposte. In ballo c’è il futuro di tutti». Così il ministro degli Esteri uscente Luigi Di Maio in una intervista a La Stampa apre all’esecutivo Draghi. «Il nostro sostegno a Conte è stato e continua ad essere forte. Sono stato io a indicarlo due volte presidente del Consiglio, tutto il M5S gli è vicino. E’ improprio mettere a confronto le due personalità, è un esercizio per dividere mentre qui bisogna lavorare per unire, è quello che ha detto anche Conte».«Draghi – continua – ha indubbiamente un profilo prestigioso, tra l’altro ha una prospettiva economica diversa da quella di Monti. Abbiamo detto che lo ascolteremo, è giusto farlo.
E lo faremo partendo dai temi».Sull’ipotesi di un Governo tecnico Di Maio dice: «Abbiamo ribadito più volte la necessità di un governo politico, le regole della democrazia sono chiare, le forze politiche in Parlamento sono espressione della volontà popolare. Cosa mi aspetto dal governo Draghi? Intanto aspetto l’esito delle consultazioni. Ma non possiamo nasconderci dietro ai pregiudizi o rinchiuderci nell’ipocrisia. Il M5S ha intrapreso un percorso di maturità, sta acquisendo a mio avviso una nuova credibilità e non deve aver paura dei cambiamenti. Siamo noi stessi l’essenza del cambiamento, abbiamo stravolto lo scacchiere politico degli ultimi dieci anni, ora abbiamo una grande responsabilità. Ascoltare per difendere ciò in cui si crede non significa vendersi o compromettersi, significa usare la testa e riflettere. E comunque saranno i parlamentari a decidere».Sul reddito di cittadinanza: «Concentriamoci sulle politiche attive del lavoro, è lì che dobbiamo fare ancora tantissimo. Mi faccia dire però che è proprio grazie al reddito che durante la pandemia oltre tre milioni di persone sono riuscite ad andare avanti. E’ un dato che non si può ignorare».
’’Via Quota 100? Non mi sembra utile discutere di ciò che si deve tagliare. Priorità? Il vaccino, permettere di vaccinare oltre la metà della popolazione il prima possibile. Rallentamenti su questo fronte si tramuteranno in rallentamenti del nostro sistema economico. Dobbiamo inoltre superare l’idea che possano bastare interventi di riforma settoriali per superare la crisi in corso. Dobbiamo lavorare per rendere il nostro debito pubblico sostenibile, privilegiando gli investimenti. Un governo insieme con Berlusconi? Ho già detto di no una volta. E’ agli atti. Malgrado ciò non le nego che con alcuni esponenti di Forza Italia ho rapporti cordiali e costruttivi. Ci sono le idee politiche ma, fortunatamente, anche i valori umani. La Lega? Qui stiamo entrando nel campo delle sue ipotesi, come M5S riteniamo si debba preservare la maggioranza che finora ha lavorato compatta e mi riferisco a M5S-Pd e Leu’’.