ROMA – «Va benissimo andare alle consultazioni e ci mancherebbe altro. Dico sempre che quando uno ha la saldezza delle sue convinzioni può parlare anche con il diavolo.Mancava solo che in un momento così difficile per il Paese facessimo un gesto irrispettoso». Così in una intervista a La Repubblica Roberta Lombardi, esponente del Comitato di garanzia M5S «Non mi unirò al coro dei commenti sguaiati di questi giorni, ho letto giudizi adolescenziali sprezzanti. E’ vero che il prestigioso curriculum di Draghi parla di un’impostazione di lavoro e mentale molto lontana da quella che ha portato avanti il Movimento, ma mi aspetto che chi andrà a parlarci difenderà i nostri temi. Quali? Ad esempio il reddito di cittadinanza, che va migliorato con la parte sulle politiche attive del lavoro. E poi tutto quel che riguarda la crescita sostenibile del Paese attraverso il Recovery fund’’.
’’L’importante è dire che queste cose non sono negoziabili. Chi andrà avrà l’onere di capire se ci sono spunti di lavoro comune. Io ho i miei dubbi, serissimi e fondatissimi dubbi, ma magari verrò piacevolmente stupita da Draghi».«Penso che Beppe abbia fatto un ragionamento lucido. E’ un artista, ma anche una persona molto concreta. Credo voglia provare a far massimizzare al Movimento il 33% preso nel 2018 sul proprio programma. Fino all’ultimo proverà a far valere quest’importanza, questo peso che abbiamo in Parlamento».«Dietro la tastiera sono tutti leoni, poi bisogna vedere nel momento della chiamata. Ricordo un post del blog in cui Beppe parlava del Movimento con la metafora del treno. Molti sono saliti grazie a biglietti lampo con la lotteria del ‘clic for lifè.
Altre persone hanno investito per anni reputazione sul territorio e credibilità personale. Il bello di questo treno è che fa un percorso. Ognuno può decidere a che fermata scendere, ma il viaggio non si ferma» .