Bullismo e cyberbullismo. Un fenomeno in crescita ingigantito da internet e dai social dove la presenza di spettatori moltiplicato il numero esponenziale amplifica le umiliazioni subite dalle vittime nella giornata mondiale contro il bullismo e il cyberbullismo. Emergono cifre allarmanti secondo il rapporto dell'osservatorio indifesa 2020 nell'ultimo anno il 61% dei ragazzi afferma di essere stato vittima e il 68% di aver assistito ad episodi di bullismo. Dopo droga e violenza sessuale sono i fenomeni più temuti dai ragazzi. Ben sei adolescenti su dieci dichiarano di non sentirsi sicuri on-line. I casi continuano ad aumentare e si verificano anche con la didattica a distanza. Uno studente su otto è stato preso in giro durante le lezioni on-line. E quanto emerge dall'ultima ricerca dell'associazione nazionale di te condotta in collaborazione con il portale skuola.net e con il dipartimento di ingegneria informatica dell'università Politecnica delle Marche su un campione di 3115 alunni di età compresa tra gli 11 e 19 anni. Anche in materia normativa c'è un vuoto legislativo infatti il reato di bullismo nel nostro ordinamento non esiste e fino a 14 anni il codice penale esclude l'imputabilità. Ma la vittima deve sapere che può sempre chiedere la rimozione dei contenuti diffamatori diffusi in rete.
CHE COS'E' IL BULLISMO
Si definisce bullismo, un’oppressione, fisica e/o psicologica, ripetuta e continuata nel tempo, perpetuata da una persona o da un gruppo di persone più potenti e/o popolari nei confronti di un’altra persona percepita come più debole. Il bullismo, nella sua complessa natura relazionale, oltre che comportamentale e temperamentale, include quindi tutte quelle azioni di sistematica prevaricazione e sopruso, che possono compiersi sia negli ambienti ordinariamente frequentati dai ragazzi, esempio la scuola; i centri sportivi; le aree di quartiere; sia nello spazio virtuale, e quindi online. Infatti è frequente l’uso delle nuove tecnologie per intimorire, molestare, mettere in imbarazzo, far sentire a disagio o escludere altre persone, che può essere definito cyberbullismo o “bullismo online”, riferendosi al canale attraverso il quale gli atti di bullismo vengono perpetuati ai danni della vittima. Il Centro Nazionale di Ascolto di Telefono Azzurro eroga un servizio di ascolto e consulenza all’utenza dell’intero territorio nazionale, offrendo un canale telefonico e uno di chat. La linea telefonica è dedicata a bambini ragazzi fino ai 18 anni, nonché agli adulti e alle famiglie che intendono confrontarsi o segnalare situazioni che coinvolgono minorenni. La chat è dedicata a bambini e ragazzi e viene utilizzata prevalentemente dagli adolescenti.