Papa Francesco: Prendersi cura degli altri prima ancora che di se stessi è un autentico segnale di salute, del corpo e dell'anima; e per la Chiesa, il prendersi cura soprattutto dei malati non è una semplice opportunità ma è parte integrante della sua vera missione, in quanto portatrice del messaggio di Cristo e del Vangelo. Papa Francesco lo sottolinea durante l'Angelus, dal palazzo Apostolico in Vaticano – nella domenica che la Cei dedica alla 'Giornata nazionale per la difesa della Vita' – con un riferimento esplicito anche alla attuale emergenza sanitaria causata dalla pandemia per il coronavirus.Prendendo spunto dall'episodio evangelico del primo miracolo compiuto da Gesù, ovvero dalla guarigione della suocera di Pietro colpita dalla febbre, che subito dopo essere stata guarita si mette a servire gli altri, il Pontefice osserva che "il potere risanante di Gesù non incontra alcuna resistenza e la persona guarita riprende la sua vita normale, pensando subito agli altri e non a se stessa: questo è significativo, è segno di vera salute!", esclama Francesco.
"Fin dall’inizio, Gesù mostra la sua predilezione per le persone sofferenti nel corpo e nello spirito: è la predilezione del Padre, che Lui incarna e manifesta con opere e parole – spiega il Papa – I suoi discepoli ne sono stati testimoni oculari, ma Gesù non li ha voluti solo spettatori della sua missione: li ha coinvolti, li ha inviati, ha dato anche a loro il potere di guarire i malati e scacciare i demoni". E questo, osserva ancora il Pontefice, "è proseguito senza interruzione nella vita della Chiesa, fino ad oggi. Prendersi cura dei malati di ogni genere non è per la Chiesa una attività opzionale, qualcosa di accessorio. No: fa parte integrante della sua missione. La realtà che stiamo vivendo in tutto il mondo, a causa della pandemia, rende particolarmente attuale questo messaggio", conclude Papa Francesco. (Adnkronos)