ROMA – ’’In Bmw stiamo valutando più di ogni cosa il capitale umano: quell’approccio sartoriale, su misura che crea il legame tra noi e l’utente che deve essere supportato da reali aspettative’’. Lo dice Massimiliano Di Silvestre, presidente e amministratore delegato di Bmw Italia, in un’intervista al Corriere della Sera. Bmw ha confermato anche nel 2020 – riporta il quotidiano – la sua posizione di leader mondiale nel segmento automobilistico premium con 2.324.809 veicoli immatricolati tra Bmw, Mini e Rolls-Royce (meno 8,4% rispetto al 2019 ma il 31,8% in più di auto elettrificate). L’Italia ha dato il suo contributo: si sono contate 46.010 vetture del marchio Bmw, per una quota, nel mercato premium, del 24,6% e 16.585 Mini, una quota del 8,9%, entrambe superiori a quelle dello scorso anno, e Mini amplierà la sua offerta con versioni a tre e cinque porte. ’’I numeri riconoscono il ruolo determinante dei nostri concessionari, dei centri assistenza – ribadisce Di Silvestre -, dove il cliente è al centro di una relazione sana, dove sono coinvolte e rispettate tutte le esigenze della mobilità attuale.
Elemento distintivo dell’evoluzione del nostro business e nuova frontiera della futura strategia’’. Il costruttore di Monaco di Baviera continua a proseguire la sua offerta elettrificata che, già da oggi include 21 modelli elettrificati e 71 con tecnologia mild-hybrid, un’espansione pianificata per arrivare al 2023 con 25 modelli elettrificati. ’’Nel nostro Paese – precisa Di Silvestre – il numero delle auto di questo tipo vendute è cresciuto del 40%, circa 6 mila vetture. Abbiamo raggiunto una quota, in questa fascia, vicina al 9% che, nel corso del 2021, intendiamo raddoppiare grazie a cinque modelli nuovi’’.