Bonus da 100 euro in busta paga a febbraio ma non per tutti
Un bonus da 100 euro in busta paga è in arrivo a febbraio 2021. Il bonus da 100 euro o bonus scuola previsto dal Cura Italia è rivolto a docenti, personale Ata, Dsga e dirigenti scolastici.
Il bonus scuola da 100 euro non è previsto per tutti ma tocca a chi ha prestato servizio in presenza nel periodo di massima allerta per l’emergenza epidemiologica, ovvero a marzo 2020. Di conseguenza, nulla spetterà a coloro che nel mese di marzo hanno svolto la propria attività lavorativa in telelavoro o in smart working, ovvero sono stati assenti per ulteriori motivazioni (ferie, malattia, permessi retribuiti o non retribuiti, congedi, ecc.).
Ma quali sono i requisiti per avere il bonus scuola da 100 euro?
Il Bonus 100 euro e i requisiti: il premio dell’importo massimo di 100 euro spetta ai titolari di redditi di lavoro dipendente non superiori a 40mila euro. La cifra non sarà uguale per tutti: il decreto stabilisce che debba essere calcolato in relazione al numero di giorni di lavoro svolti in sede nel predetto mese. A stabilire i requisiti per l’accesso al bonus è l’articolo 63 del decreto Cura Italia e in particolare il comma 2, che prevede che “ai titolari di redditi di lavoro dipendente di cui all’articolo 49, comma 1, del testo unico delle imposte sui redditi approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, che possiedono un reddito complessivo da lavoro dipendente dell’anno precedente di importo non superiore a 40.000 euro spetta un premio, per il mese di marzo 2020, che non concorre alla formazione del reddito, pari a 100 euro da rapportare al numero di giorni di lavoro svolti nella propria sede di lavoro nel predetto mese“.
Bonus da 100 euro o bonus scuola, a chi spetta
Potranno beneficiare del bonus da 100 euro o bonus scuola tutti i dipendenti del personale scolastico che abbiano prestato servizio in presenza a marzo 2020. È rivolto a:
docenti;
personale Ata;
Dsga e dirigenti scolastici.
Non spetta per i giorni in cui il lavoratore non ha svolto la propria attività lavorativa in sede ma a distanza; chi ha beneficiato delle ferie o della malattia; chi ha usufruito di permessi retribuiti o di congedi.
Bonus scuola a marzo, come capire l’importo spettante
Per capire l’importo spettante si deve utilizzare il rapporto tra i giorni di presenza in sede (indipendentemente dal numero di ore prestate) effettivamente lavorati nel mese di marzo 2020 e quelli lavorabili, che sono:
22 se la settimana lavorativa è articolata su 5 giorni (lun-ven);
26 se la settimana lavorativa è articolata su 6 giorni (lun-sab).
Il premio sarà, quindi, rapportato ai giorni effettivamente lavorati considerando che i 100 euro spettano solo a chi ha lavorato 22 giorni per settimana articolata su 5 giorni e 26 giorni per settimane lavorativa su 6 giorni. Per tutti gli altri, l’importo spettante sarà rimodulato sui giorni effettivamente lavorati.