Consentire ai dipendenti della distribuzione alimentare di vaccinarsi sui luoghi di lavoro. È la richiesta avanzata al governo regionale dai sindacati del commercio Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil rappresentate rispettivamente dalle tre segretarie generali Monia Caiolo, Mimma Calabrò e Marianna Flauto. Le organizzazioni dei lavoratori ricordano che "a partire dalla settimana corrente si è dato avvio al piano di vaccinazione anti Covid-19 che interesserà, oltre al personale scolastico, universitario e delle forze armate, anche i "servizi essenziali". Dunque è evidente che questo personale rientra tra i servizi essenziali: "Chiediamo di rendere noto con quali modalità le lavoratrici e i lavoratori del settore commercio, in particolare coloro che operano nelle attività destinate alla vendita di generi alimentari, potranno prenotare il proprio appuntamento per la somministrazione del vaccino".
In una nota i sindacati ricordano che questi lavoratori "non hanno cessato neppure un solo giorno, durante il periodo pandemico, di continuare a svolgere servizio. Si tratta di lavoratrici e lavoratori il cui servizio troppo spesso dato, dai più, per scontato merita maggior riconoscimento e attenzione. È a tutti noto che, seppur esposti giornalmente in maniera esponenziale alla possibilità di essere contagiati e contagiare a loro volta i propri familiari, i lavoratori della grande distribuzione hanno continuato a svolgere quotidianamente, con sacrificio e abnegazione, il proprio lavoro nell'interesse di tutta la collettività anche in quei periodi in cui è stato estremamente difficile il reperimento dei dispositivi di sicurezza". Da qui la proposta dei sindacati: "Siamo fortemente convinti che vaccinare questa platea di lavoratori possa ritornare più che mai utile a contrastare la diffusione del Covid-19 che ha travolto e sconvolto il mondo intero, rappresentano sin da subito la propria disponibilità anche alla sottoscrizione di appositi protocolli per la vaccinazione nei luoghi di lavoro".