Ha preso il via ieri la Via Crucis dedicata agli ammalati e ai sofferenti promossa dall’ufficio diocesano per la Pastorale della salute di Ragusa. Il primo appuntamento si è tenuto all’hospice dell’ospedale Maria Paternò Arezzo. A presiedere il rito il sacerdote Giorgio Occhipinti, direttore dell’ufficio diocesano, con il cappellano ospedaliero dell’Ompa, il sacerdote Salvatore Giaquinta, e alcuni componenti dell’ufficio. Il rito è stato trasmesso in diretta Facebook. “Ogni venerdì – ha spiegato don Occhipinti – proporremo la pratica della Via Crucis, uno degli esercizi di devozione più amati dal popolo dei credenti, che unisce simbolicamente preghiera e cammino, movimento verticale e orizzontale, facendo guardare al mistero con attenzione e permettendoci di procedere spiritualmente lungo le nostre strade che, purtroppo, sono ancora segnate dalla pandemia. Infatti, non giriamo, come di consueto, nei reparti con il Crocifisso ma stiamo seduti al suo fianco.
E’ come se facessimo un racconto, il racconto della Via Crucis che ha avuto inizio dalla terra santa e che ha visto per prima percorrere questo itinerario, secondo la tradizione, la madre di Dio. Tutto questo sarebbe avvenuto il sabato mattino quando, in occasione della veglia dinanzi al sepolcro, Maria ripercorre spiritualmente i posti in cui ha visto il figlio che è stato poi torturato prima di essere crocifisso. Ed è proprio la Madre ad accompagnarci in questo cammino di riflessione che intendiamo offrire a tutti gli ammalati, a cominciare da quelli contagiati dal Covid, che sperimentano la sofferenza. E lo facciamo ricordando le parole di San Paolo: “Ritengo poca cosa le sofferenze di questo mondo paragonate alla gioia e alla gloria che ci attende in Cielo”. Un cammino dedicato anche agli operatori sanitari, ai medici, agli infermieri, che prestano la propria attività al servizio dei sofferenti”.
La Via Crucis voluta dalla Pastorale della salute proseguirà il 26 febbraio con il secondo venerdì di Quaresima.