Il match per la testa della classifica va all’Inter, che batte 3-0 il Milan e va in fuga. La gara si mette subito bene per i nerazzurri, che partono forte e passano in vantaggio dopo cinque minuti: dopo un’azione insistita sulla parte destra dell’area di rigore, Lukaku mette in mezzo un cross preciso per la testa di Lautaro Martinez che lasciato solo dalla difesa rossonera supera di testa Donnarumma. Il Milan accusa il colpo e l’Inter continua a gestire la palla continuando ad attaccare e tenendo nella loro metà campo i rossoneri. Arriva un’occasione con un colpo di tacco di Ibrahimovic dopo una serie rinvii mancati della difesa interista, ma è ancora l’Inter a spingere sprecando diverse ripartenze, soprattutto quando Lukaku liscia davanti a Donnarumma su cross di Perisic, molto ispirato sulla sinistra e un problema continuo per Calabria.
L’occasione più grossa del Milan viene dai piedi di Theo Hernandez, al 33′, che da centro area mette a lato di poco con Handanovic immobile. Poco dopo altra occasione sciupata dall’Inter per il raddoppio: Perisic va ancora via sulla sinistra e arriva al tiro su cui è bravo Donnarumma, poi sulla respinta Lautaro mette alto da pochi passi. Nella ripresa il copione si inverte, ed è il Milan a partire fortissimo: tre minuti e tre occasioni in cui Handanovic si supera e chiude la porta interista, due volte su due colpi di testa di Ibrahimovic e poi su una conclusione dal limite di Tonali.
Dopo la sfuriata dei rossoneri però, l’Inter colpisce ancora: Hakimi sfonda sulla destra e serve Eriksen che aspetta il momento giusto per il filtrante all’accorrente Perisic che a sua volta di prima mette Lautaro davanti la porta, dove, di nuovo, non sbaglia per il 2-0. E’ il 57′ e la squadra di Pioli tenta la reazione, ma neanche dieci minuti e arriva il terzo gol nerazzurro, con Lukaku (sempre a segno con il Milan) che raccoglie palla dopo il centrocampo, punta la porta e lascia andare il mancino a fil di palo, oltre Donnarumma. Partita chiusa, l’Inter controlla fino al 3-0 finale che le consente di consolidare il primato e di allungare proprio sul Milan, ora secondo a quattro punti.