Lutto cittadino oggi a Vittoria per l’ultimo saluto allo scultore Arturo Di Modica. Una folla commossa ha partecipato nella chiesa di San Giovanni Battista a Vittoria ai funerali di Arturo di Modica, lo scultore siciliano che per tanti anni ha vissuto a New York dove ha realizzato la sua opera più famosa, il Toro di Wall Street, il Charging Bull, potente simbolo di ripartenza a Wall Street, all’epoca in piena recessione finanziaria. A celebrare l’omelia don Salvatore converso, parroco di San Giovanni. Presente tutta la commissione prefettizia del Comune di Vittoria e diversi esponenti politici tra cui il deputato regionale Nello Dipasquale. La camera ardente è stata visitata da tantissime persone, esponenti della cultura, dell’arte e del mondo politico. Tra gli amici che hanno reso omaggio all’artista anche il maestro pasticcere Nicola Fiasconaro, che ha rivelato un progetto al quale stava lavorando con lo scultore: "Ho avuto l’onore di condividere con lui – ha ricordato – emozioni, affetto e grandi sogni, come quello di realizzare, utilizzando il cioccolato di Modica, l’opera che lo ha reso celebre nel mondo, il Toro. Un progetto che da anni ci vedeva impegnati e che mi impegnerò a realizzare per farlo diventare realtà".
Tra le tantissime persone che hanno ricordato il grande Arturo Di Modica anche il presidente dell'Associazione Cina-Italia, Giuseppe Zhu. E lo ha fatto con una lunga lettera di cordoglio: “A nome mio e dell’Associazione Cina-Italia di Shanghai e delle 5 Camere di commercio regionali cinesi per l'Italia – scrive nella lettera il presidente Zhu – che rappresento, voglio esprimere alla Signora Stefania, alle figlie Nadia e Marianna il più sincero dolore per la scomparsa del loro carissimo Marito e Papà. E lo stesso cordoglio voglio esprimere a tutti i cittadini di Vittoria e della Sicilia per la perdita del loro Grandissimo concittadino. Ho avuto la fortuna e l'onore di conoscere Arturo Di Modica e di frequentarlo per anni tra New York, Vittoria e Shanghai. Il Maestro sapeva parlare la lingua universale dell'arte che supera le differenze e le barriere tra i popoli. Sarà ricordato per sempre come uno dei più alti esponenti della scultura del Novecento e sono orgoglioso che abbia accettato la mia richiesta di realizzare la famosa opera posta sul Bund di Shanghai”.