È morto Antonio Catricalà. Il corpo senza vita dell'ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ed ex Garante dell'Antitrust, che aveva 69 anni, è stato trovato sul balcone del suo appartamento in via Antonio Bertoloni, nel quartiere Parioli di Roma. Sul posto gli agenti della Polizia scientifica impegnati nei rilievi. A quanto si apprende da fonti investigative, Catricalà si è suicidato: l'ex sottosegretario si sarebbe sparato alla testa con una pistola Smith & Wesson calibro 38 mentre la moglie era in casa. Il suicidio sarebbe avvenuto sul balcone dell'abitazione, tra le 9.30 e le 10 di questa mattina. Quella di Antonio Catricalà è una figura cruciale che ha attraversato – con il profilo del 'civil servant' – la storia italiana degli ultimi decenni nella sua attività prima di avvocato e magistrato, quindi di dirigente pubblico e di politico, fino alla carica di presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato e poi di Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e di Viceministro al Ministero dello Sviluppo Economico. Attualmente era presidente di Aeroporti di Roma e da pochi giorni nominato alla presidenza dell'Igi, l'Istituto Grandi Infrastrutture.
Nato a Catanzaro, il 7 febbraio 1952, a 22 anni si era laureato con lode in giurisprudenza a Roma, dove era stato allievo di Pietro Rescigno: vinto il concorso in magistratura ordinaria, aveva superato anche l'esame di abilitazione all'esercizio della professione forense. Successivamente è stato consigliere e dal 2006 al 2014 presidente di sezione del Consiglio di Stato: nel 2002 aveva pubblicato anche un libro "Lezioni di diritto civile" in cui riporta il contenuto delle lezioni tenute al suo corso per la preparazione al concorso in magistratura. Quale professore a contratto ha insegnato 'Diritto privato' nella facolta' di Giurisprudenza dell' Universita' degli studi di Roma Tor Vergata e 'Diritto dei consumatori' all'Universita' Luiss Guido Carli. Era anche professore straordinario di Diritto Privato presso l’Universitas Mercatorum di Roma. Succedendo a Giuseppe Tesauro è stato presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato dal 9 marzo 2005 al 16 novembre 2011. Il 18 novembre 2010 era stato designato Presidente dell'Autorita' per l'energia elettrica e il gas, carica alla quale ha rinunciato pochi giorni dopo.
Successivamente dal 2011 al 2013 è stato sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri nel Governo guidato da Mario Monti e dal 2013 al 2014 durante il Governo Letta è stato viceministro per lo Sviluppo economico con delega alle comunicazioni. Nel 2014 la candidatura – poi ritirata – alla carica di giudice della Corte costituzionale in sostituzione del giudice Luigi Mazzella e le dimissioni da Presidente di Sezione del Consiglio di Stato della Repubblica Italiana per intraprendere la carriera di avvocato. Dopo avere fondato la Law Academy diviene partner dello Studio Lipani Catricalà & Partners e nel 2015 era stato nominato presidente dell'Oam – Organismo per la gestione degli Elenchi degli Agenti in attività finanziaria e dei Mediatori creditizi. Fra le onorificenze, quella nel 2003 di Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana mentre nel 2009 è stato insignito del premio Aldo Sandulli.