GENOVA – L’Atalanta espugna il ‘Ferraris’, aggancia la Juventus (pur con una partita in più) e lancia l’ennesimo segnale per la corsa alle prime quattro posizioni. La Dea vendica l’1-3 interno dell’andata con un cinico 2-0, dimenticando le polemiche post Real Madrid e piazzando il terzo successo consecutivo in campionato. Qualche rimpianto per Ranieri, prima d’oggi vittorioso per sei volte su nove incroci contro Gasperini. I suoi uomini non riescono a legittimare un ottimo primo tempo, giocato con aggressività e un pressing portato sino alla linea difensiva degli orobici. Un paio di palloni recuperati su Toloi e Palomino costringono Sportiello a sporcare i guantoni, al 20′ invece il portiere nerazzurro esce male su corner ed è proprio Palomino a salvare quasi sulla linea su Jankto.
La qualità in fase offensiva dell’Atalanta, però, non è una novità. Al 40′ Muriel lavora spalle alla porta, Malinovskyi brucia Thorsby con il primo controllo e toglie la ragnatela dall’incrocio dei pali alle spalle di Audero per l’1-0. La Samp non demorde e inizia con un buon piglio anche nella ripresa, al 50′ subisce il raddoppio di Maehle ma viene salvata da un fuorigioco dell’assist man Gosens. Intorno all’ora di gioco le due squadre cambiano i riferimenti offensivi: Gritti – in panchina al posto dello squalificato Gasperini – si affida a Pessina e offre a Ilicic la chance del riscatto dopo la prova opaca in Champions, Ranieri risponde con Keita e Quagliarella. Chi non entra con la giusta cattiveria, invece, è Candreva: l’ex Inter si fa sorprendere alle spalle dal solito Gosens sul cross dell’altro esterno Maehle, Audero non riesce a spingere il pallone fuori dallo specchio e al 70′ è 2-0 per gli ospiti. Negli ultimi venti minuti l’estremo difensore della Samp evita il tracollo, per i nerazzurri con l’unica notizia negativa della squalifica di de Roon, in diffida e ammonito, per l’infrasettimanale con il Crotone.