“Da lunedì 8 marzo a Comiso tutti i sacchetti di rifiuti che non vengono esposti dentro i debiti mastelli, saranno contrassegnati da adesivi di non conformità – spiega l'assessore Biagio Vittoria- e ritirati a successivamente solo se dentro i mastelli, come prevede specifica ordinanza sindacale che, pertanto, va rispettata. Questa azione che stiamo mettendo in campo – ancora Biagio Vittoria- si aggiunge all'attività di monitoraggio e controllo che viene effettuata già da alcune settimane grazie agli ispettori ambientali ai quali va il mio plauso per il lavoro di controllo e sensibilizzazione che stanno svolgendo. Sono anche state allocate le videocamere nelle discariche più “utilizzate” generalmente da chi non vuole accettare l'idea di un ambiente decoroso e pulito e, soprattutto, da chi crede di essere più furbo.
La nostra azione – continua l'assessore- prima ancora che essere mirata a punire i trasgressori, è finalizzata a tutelare e salvaguardare i cittadini che, per contro, rispettano le regole, pagano le tasse e fanno bene la differenziata, collaborando a mantenere la città e le periferie pulite. Quella nostra è una autentica misura di contrasto al conferimento abusivo che non può prescindere dal controllo dell'uso dei mastelli. L'obbiettivo – conclude Biagio Vittoria – è quello di rendere sempre più difficile il conferimento “selvaggio”, l'utilizzo delle periferie e delle campagne come discariche. Nei prossimi giorni, relazioneremo alla città anche in merito alle sanzioni elevate ai sensi del codice penale. Vorrei infine dedicare qualche parola anche agli scettici che, puntualmente, si affannano a smentire o sminuire le azioni e le misure fin'ora adottate.
I risultati del lavoro svolto, sono evidenti sia in termini di aumento delle percentuali di rifiuti conferiti ( 69,26 % nel 2020) , sia in termini di riduzione di conferimenti abusivi e mancato utilizzo dei mastelli. E tali risultati, non si ottengono schioccando le dita o tramite azioni repressive, ma attraverso un lavoro capillare di sensibilizzazione. Perchè la differenziata non si “deve” fare per timore, ma per consapevolezza”.