L’aereo papale, un Alitalia Covid free, è decollato da Fiumicino alla volta di Baghdad. Inizia così la storica missione di Papa Francesco: è la prima volta di un Papa in terra irachena. Bergoglio ha tanto desiderato questo viaggio, nonostante i problemi legati alla sicurezza e malgrado l'emergenza pandemica che ha colpito anche il nunzio in Iraq che avrebbe dovuto accompagnare il Papa nel viaggio. Bergoglio, in Iraq, si sposterà con tutta probabilità in auto blindata, non ci saranno naturalmente le grandi folle a causa dell’emergenza coronavirus. L’aereo papale atterrerà all’aeroporto di Baghdad intorno alle 14 (le nostre 12). Saranno giornate intense per Francesco che non ha voluto deludere una seconda volta gli iracheni che già avevano atteso invano Wojtyla. Particolarmente atteso l’incontro di domani con l’ayatollah al Sistani.
Il Papa, nel momento di lasciare il territorio italiano alla volta dell’Iraq, ha fatto pervenire al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, un telegramma: "Nel momento in cui lascio Roma per recarmi in Iraq pellegrino di pace e di fraternità tra i popoli, mi è gradito rivolgere a Lei, signor Presidente, il mio deferente saluto che accompagno con fervidi auspici di serenità e prosperità per il caro popolo Italiano". Il Papa, prima di lasciare Casa Santa Marta, poco prima delle 7, si è intrattenuto per alcuni momenti con circa 12 persone accolte dalla Comunità di Sant’Egidio e dalla Cooperativa Auxilium, rifugiatesi in anni recenti in Italia dall’Iraq. Lo fa sapere il Vaticano.
Il gruppo era accompagnato dall’Elemosiniere, Card. Konrad Krajewski. Quindi Francesco si è trasferito in auto all’Aeroporto Internazionale di Roma-Fiumicino da dove, alle 7.35, a bordo di un A330 dell’Alitalia, è partito alla volta di Baghdad.