Nonostante le conseguenze dell’emergenza pandemica abbiano inevitabilmente ridotto le manifestazioni e le campagne rivolte all’educazione stradale, come anche le collaborazioni nei plessi scolastici attraverso incontri multipli con le varie scolaresche di ogni livello, la Sezione Polizia Stradale di Ragusa non deflette l’attenzione sulla fondamentale opera di prossimità verso i giovani che si apprestano a far parte del mondo della circolazione stradale, in particolare per quelli che conseguono il patentino per la guida dei ciclomotori. In tal senso, precisi studi fatti dagli specialisti della Stradale su cause e conseguenze degli incidenti stradali, occorsi a motoveicoli e ciclomotori, hanno indotto una riflessione sulla necessità di integrare e rafforzare le nozioni tecniche alla guida di detti mezzi, soprattutto in occasione di particolari situazioni di emergenza, che reintegrano accortezze nonché suggerimenti spesso fondamentali ad evitare rovinose cadute o collisioni violente.
In merito, la proficua collaborazione maturata da tempo con “Mototurismo Ragusa”, sui temi della guida sicura e delle fondamentali tecniche di sicurezza della guida sportiva, ha sviluppato un sinergico studio tecnico-pratico sull’integrazione dei concetti già in possesso dei neopatentati al conseguimento del patentino, che si ritiene però determinante ribadirli e ulteriormente arricchirli attraverso nozioni di ricostruzione virtuale e reale di “cosa fare e cosa non fare” in situazioni di emergenza e su qualsiasi condizione di asfalto, di come ridurre gli spazi di frenata, assicurando il perfetto assetto del ciclomotore, di come ottimizzare l’azionamento simultaneo e alternato dei freni anteriori e posteriori, di come provvedere alla corretta manutenzione degli impianti meccanici e degli accessori, nonché di altre fondamentali nozioni legate anche a come comportarsi in caso di caduta e sbalzo dal ciclomotore e come proteggere arti e parti vulnerabili del corpo nell’impatto accidentale.
Con l’occasione, la conoscenza e competenza della Stradale e degli esperti esterni produrrà l’ulteriore azione di informazione e convincimento nei ragazzi tesa ad evitare qualsiasi forma di sofisticazione delle parti meccaniche o degli impianti di silenziamento ed inquinamento dei ciclomotori, spesso attuata attraverso la rimozione dei limitatori imposti dalla casa costruttrice, che alterano le caratteristiche tecniche costruttive e consentono il conseguimento di una velocità superiore al limite stabilito per legge.
Questa azione sinergica deve quindi informare i ragazzi sull’applicazione dei sistemi sanzionatori, che possono conseguire anche la confisca del ciclomotore, in caso di maggiorazione o sofisticazione, come anche sull’evidenziare i rischi tecnici che possono scaturire dal modificare i parametri ingegneristici del veicolo, che attengono a precisi parametri di sicurezza e stabilità dinamica. L’attività in argomento entrerà fattivamente nel programma già consolidato con gli istituti d’istruzione rientranti nel “Progetto Icaro” e verrà ampliato anche a mirati eventi organizzati nel panorama dell’educazione stradale provinciale. Di quanto sopra, si vuole sottolineare che l’impegno assicurato dal Presidente di “Mototurismo Ragusa” Carmelo Cappello e dai suoi collaboratori, attraverso la loro diretta esperienza, persegue il comune intento di coniugare la passione delle due ruote con la sicurezza, in un territorio dove purtroppo sono ancora allarmanti i dati riferiti alle gravi conseguenze degli incidenti stradali dei giovani motociclisti.