La condizione di disorientamento spazio-temporale non deve essere considerata irreversibile. Lo afferma Anteas Ragusa con riferimento a una problematica che, in città, sta prendendo sempre più piede tra le fasce degli anziani alle prese con demenza senile. “Esistono, infatti, delle strategie – spiega il presidente di Anteas Ragusa, Rocco Schininà – che possono essere attuate per diminuire tali difficoltà. Una di queste è la terapia Rot, cioè una terapia di orientamento alla realtà che si prefigge di riorientare la persona confusa rispetto all’ambiente, al tempo e alla propria storia personale. Ecco perché consigliamo di rivolgersi a degli esperti che siano in grado di attivare questo percorso. Durante gli incontri di terapia Rot si lavora sull’orientamento al luogo e al tempo, ricordando per esempio in che giorno, mese e anno ci si trova e sulla memoria autobiografica attraverso l’ausilio di foto o oggetti che possano aiutare la riattivazione cognitiva dell’anziano, anche di chi è alle prese con l’Alzheimer.
Questo tipo di intervento deve essere condotto da un professionista e ha dimostrato una buona efficacia, soprattutto nella fase iniziale della malattia”.