Etna, cessato l’evento parossistico ma rimane il problema della cenere vulcanica caduta in molti Comuni. Inoltre resta altissimo il livello di attenzione sul "Tetto vulcanico d'Europa". Dall'Osservatorio Etneo dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), giungono notizie positive. Infatti, i flussi lavici messi in posto nella Valle del Bove nel corso dell'attività eruttiva non sono più alimentati e i fronti sono in raffreddamento. L'ampiezza del tremore vulcanico è tornata su valori medi e la localizzazione del tremore risulta in prossimità del cratere Bocca Nuova ad una profondità di circa 2,5 chilometri. Il numero degli eventi infrasonici è basso. I dati delle reti di monitoraggio non evidenziano variazioni significative. Intanto, le popolazioni dei 43 Comuni più colpiti dalla caduta di cenere e lapilli, sempre più provati dal costoso e pesante lavoro di pulizia di tetti grondaie e terrazzi, vivono il dramma della mancanza di aiuti da parte della Protezione civile nazionale.
Le strade sono invase da vere e proprie dune di sabbia nera che vengono ricomposte dal passaggio di automezzi sollevando polveri pericolosissime. I Comuni invocano aiuti immediati.