Ragusa, Cinque Stelle e Pd non parteciperanno ai lavori della Commissione Risorse. Firrincieli e Chiavola protestano contro decisioni della Presidente Occhipinti di cui chiedono dimissioni. Non si spengono gli echi e non si affievoliscono le polemiche sulla conduzione della seduta della commissione consiliare risorse del 4 marzo scorso da parte della Presidente dell’organo, Giovanna Occhipinti. E, in previsione della nuova seduta fissata per lunedì 15 marzo, i capigruppo consiliari M5 Sergio Firrincieli (insieme al suo collega Alessandro Antoci) e Pd Mario Chiavola annunciano che “non parteciperanno ai lavori sino a quando non sarà fatta chiarezza sull’applicazione dei regolamenti da parte della presidente stessa”. I fatti li avevamo ampiamente riferiti subito dopo la seduta in questione, quando, per ammissione della stessa presidente Occhipinti, al fine di garantire il numero legale, aveva sostituito il consigliere assente Rivillito con un collega di gruppo (Tumino) ma inducendolo nello spiacevole errore, non specificando che non si trattava della consueta richiesta di sostituzione da parte del consigliere assente, ma di una sua iniziativa giustificata, poi, col dire a Rivillito, che le chiedeva in virtù di quali motivi avesse deciso di sostituirlo “siccome, ogni volta non si sa se lei partecipa o meno, ho pensato di sostituirla”.
Per questo motivo Firrincieli Antoci e Chiavola “si asterranno dal partecipare. Una protesta forte che andrà avanti sino a quando dalla maggioranza, sul piano politico, e dagli uffici preposti, dal punto di vista regolamentare, non sarà fatta chiarezza sulla vicenda riguardante il presidente della commissione, Giovanna Occhipinti, con riferimento al mancato rispetto delle regole da parte di quest'ultima nella conduzione dei lavori, circostanza che durante l’ultima seduta ha comportato problemi non da poco”. Poi i tre consiglieri di opposizione proseguono “abbiamo annunciato che questo sarà il nostro modus operandi sino a quando non sarà fatta piena luce sulla vicenda riguardante le regolarità o meno della precedente seduta della commissione. Ci attendiamo segnali univoci da parte della maggioranza ma soprattutto da parte degli uffici preposti tali da non lasciare adito ad equivoci di sorta”.
Della vicenda Sergio Firirncieli ne aveva fatto oggetto anche di un suo intervento in consiglio comunale. Intervento in cui, dopo aver ripercorso quanto avvenuto in commissione, aveva puntualizzato alcuni aspetti procedurali “dalle dichiarazioni di tutti i soggetti coinvolti appare evidente che non ci sono i termini per giustificare in alcun modo quanto accaduto: non c’era impedimento per il consigliere Rivillito, che non ha chiesto nessuna sostituzione, mentre le dichiarazioni, risultanti dal verbale, della stessa Presidente, acclarano la decisione sua , autonoma e arbitraria, di procedere alla sostituzione”.
Poi, nell’intervento consiliare Firrincieli ricordava ancora “avevamo chiesto le dimissioni del Presidente della Commissione per rispetto alla città, agli elettori e all’istituzione” ma constatava che “il silenzio e la mancanza di riscontri al nostro intervento, ci inducono ad accendere i riflettori su uno spiacevole episodio che forse, qualcuno intende far passare sotto silenzio per l’evidente imbarazzo procurato” per concludere “se la commissione quarta deve essere un affare di gruppo, per esitare velocemente e senza intoppi, in maniera sbrigativa come suole fare la presidente della quarta commissione, e per come si può rilevar anche dal citato verbale, gli atti, secondo la linea rigida della maggioranza, lasciamo questo divertimento ai soli componenti del gruppo, e, se lo desiderano, ai componenti dell’amministrazione, riservandoci di utilizzare quanto ci mette a disposizione il regolamento per esercitare i poteri di controllo e verifica propri del nostro mandato, denunciando la palese e irrispettosa violazione del regolamento per cui si chiede a Voi, almeno, in questa sede, una valutazione ufficiale”. (da.di.)