"Questo in effetti è un condono, ma di multe di oltre 10 anni fa, che noi abbiamo contenuto nell'importo di 5000 euro". Il premier Mario Draghi tratteggia così il provvedimento relativo alla cancellazione delle cartelle esattoriali secondo il decreto sostegno 2021. Secondo le utlime notizie, sarebbe passata la proposta di mediazione sul nodo cartelle avanzata dal ministro Franco e del premier, dubbioso su una sanatoria di ampio respiro. Dunque sì alla cancellazione di vecchie cartelle, ma solo con un reddito Irpef che non superi i 30mila euro. Il colpo di bianchetto sulle cartelle varrà fino al 2011, mentre inizialmente avrebbe dovuto coprire il periodo 2000-2015. Fino al 2015, la mediazione raggiunta in Consiglio dei ministri, la cancellazione dovrebbe essere legata alla riforma per l'efficientamento del sistema della riscossione chiesta da Lega e Fi.
Si tratta di vecchie cartelle fino a 5000 euro di importo, che a questo punto verranno cancellate solo per chi ha un reddito Irpef sotto i 30mila euro e non per tutti, come inizialmente previsto e caldeggiato da Lega, Forza Italia e anche M5S, pur con alcuni distinguo. Mentre sulla riforma della riscossione, chiesta da Lega e Forza Italia, che dovrebbe consentire lo stralcio delle vecchie cartelle sotto i 5mila euro fino al 2015, "ai fini di una ridefinizione della disciplina legislativa dei crediti di difficile esenzione – si legge nel testo – e per l'efficientamento del sistema della riscossione, il ministro dell'economia e delle finanze, entro sessanta giorni dall'entrata in vigore del presente decreto, presenta al Parlamento per le conseguenti deliberazioni una relazione contenente i criteri per procedere alla revisione del meccanismo di controllo e di discarico dei crediti non riscossi".