Abolizione del vincolo sportivo, il Csen Ragusa precisa: cosa cambia e quali le problematiche di coordinamento tra le nuove disposizioni e l’attuale normativa. La legge delega 86/2019 sull’abolizione del vincolo sportivo è arrivata al traguardo con l’approvazione, a fine febbraio scorso, dei decreti di riforma dello sport. L’art. 30 del decreto Sostegni prevede che i decreti legislativi di riforma dello sport si applichino a decorrere dall’1 gennaio 2022, fatte alcune eccezioni tra cui quella relativa alle disposizioni sul lavoro sportivo per le quali l’entrata in vigore risultava già differita all’1 luglio 2022; tale proroga è sicuramente necessaria al fine di risolvere le problematiche di coordinamento tra le nuove disposizioni e l'attuale normativa. A sottolinearlo è il presidente provinciale Csen Ragusa, Sergio Cassisi, che si ricollega alle valutazioni fatte in proposito da FiscoCsen e, in particolare, da uno dei tre coordinatori, Francesco De Nardo (gli altri sono Katia Arrighi e Francesco Rendina, sempre con la supervisione del presidente nazionale Francesco Proietti).
“Relativamente alle criticità della riforma abbiamo più volte ribadito – spiega Cassisi – che le nuove norme sul lavoro sportivo avranno un impatto devastante sui conti delle Asd e Ssd come pariteticamente avverrà per l’abolizione del vincolo sportivo; abbiamo segnalato le problematiche legate alla esclusione delle cooperative dalla previsione giuridica degli enti sportivi dilettantistici; inoltre, abbiamo indicato la criticità relativa all’oggetto sociale che dovrà prevedere ‘l’esercizio in via stabile e principale riguardante l’organizzazione e la gestione di attività sportive dilettantistiche’. Infine, le problematiche di gestione del nuovo registro. La speranza è che in questo lasso temporale sia gestita questa mole di criticità in modo ordinato e coerente acquisendo e applicando quella grande quantità di suggerimenti che esperti di grande levatura hanno fornito”.