Le criticità che a quanto pare si stanno registrando presso il nuovo hub vaccinale allestito nei locali dell’ex ospedale Civile di Ragusa, sono stata oggetto di interventi (addirittura due in giorni consecutivi) del capogruppo 5 stelle Servio Firrincieli e del presidente dell’associazione politico culturale Ragusa in movimento, Mario Chiavola. Firrincieli, dopo aver denunciato “troppi disagi all’esterno dell’hub, con anziani e soggetti fragili ammassati sotto un tendone al freddo e al gelo” in questi giorni di freddo molto intenso che ha persino provocato una leggera nevicata in alcuni punti della città, nella mattinata di martedì, esorta “occorre intervenire” ma bacchetta anche sindaco e Comune per un “silenzio assordante sulla vicenda” e afferma "la location non va bene, indispensabile un’altra soluzione”. Il capogruppo pentastellato segnala che “anziani e soggetti fragili sono costretti a stare ammassati, senza un distanziamento, sotto il tendone e per di più alle prese co le temperature gelate di questi ultimi giorni” ma anche altri aspetti, da quanto sia difficile trovare parcheggio al fatto che “non si capisce a che cosa servano le prenotazioni se poi ci si trova in fila con almeno un altro centinaio di persone”.
Inevitabile per l’esponente 5 stelle rimarcare che “all’ospedale Giovanni Paolo II, nei primi giorni di vaccinazione, non è stato così. Anzi, nel nuovo ospedale, tutto sembrava molto più organizzato, essendoci, tra l’altro, spazi molto meno ristretti rispetto all’Hub vaccinale attualmente attivo” e chiedere “al sindaco di verificare che cosa stia accadendo e di prendere posizione, invitando la direzione strategica dell’Asp a organizzare meglio la gestione della vaccinazione dove si continuano a mettere in evidenza disagi consistenti”. Pur ammettendo, in una successiva nota che, a seguito di un soprallugo compiuto dal gruppo consiliare m5 “qualcosa è cambiato con la comparsa di alcune sedute oltre a una presenza costante, ma questo già accadeva sin dalle prime giornate, della Protezione civile”, Sergio Firrincieli prosegue “ci siamo, però, accorti che il luogo è completamente inadeguato per una campagna del genere. I nostri nonni, gli anziani della città, sono costretti a stare ore e ore in fila all’addiaccio (i più fortunati sotto un tendone) e questo non va bene. Riteniamo che sia necessario cambiare completamente strategia dopo che, comunque, le ultime giornate hanno acuito tutta una serie di criticità”.
E a seguito di tali constatazioni chiama fortemente il causa il primo cittadino “ci sembra strano che il sindaco non sia intervenuto, non si sia reso conto della pesantezza della situazione con cui i cittadini ragusani stanno facendo i conti. La location non funziona. Occorrono scelte diverse. E’ necessario individuare una struttura al chiuso, un palazzetto dello sport, il teatro Tenda (facciamo alcuni esempi), con i riscaldamenti e i servizi igienici anche per chi attende, al fine di consentire l’espletamento della campagna, delocalizzando gli operatori sanitari incaricati, nella maniera più confortevole possibile”. Il tutto, concludono i consiglieri pentastellati, alla luce della considerazione che “non stiamo parlando di una campagna che andrà avanti per qualche giorno ma ci vorranno mesi e quindi è opportuno raddrizzare in corsa tutte le cose che non vanno. I nostri anziani sono impauriti per il mancato distanziamento, sono infastiditi e rammaricati per i sacrifici fatti allo scopo di evitare contatti mentre, poi, si sono ritrovati assembrati. Così non può andare e il Comune deve farsi carico di indicare quali possono essere le soluzioni adeguate”.
Toni, e sostanza, simili nell’intervento di Mario Chiavola, presidente di Ragusa in movimento, che parla di “un’altra giornata di passione all’hub dell’ex ospedale civile” e dichiara anch’egli “così non può andare avanti, sono necessarie scelte differenti”. Chiavola ricorda “nonostante l’allarme che anche noi abbiamo lanciato domenica scorsa, la situazione, seppur sia trascorso qualche giorno, non è migliorata di una virgola. Anzi, se possibile, i problemi si sono acuiti. Sì, è vero, sono comparsi i tendoni. Ma il distanziamento nelle file è stato annullato. Anzi, sono tutti ammassati. Così come sta accadendo anche questa mattina (24 marzo n.d.r.). Ci chiediamo: ma non si possono trovare altre soluzioni?”. (da.di.)