https://www.pupia.tv – Palermo – Gestione delle feste rionali, traffico di stupefacenti, controllo di gruppi criminali che si occupano di furti di veicoli: sono alcune delle attività della famiglia mafiosa del Borgo Vecchio a Palermo nuovamente colpite dagli inquirenti. I carabinieri hanno eseguito 15 ordinanze di custodia cautelare (una in carcere, 12 ai domiciliari e 2 obblighi di presentazione) per reati che vanno dall'estorsione al concorso esterno in associazione mafiosa. L'indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca e denominata Resilienza 2, costituisce il prosieguo del blitz che, il 12 ottobre, aveva portato al fermo del presunto nuovo reggente della famiglia mafiosa, Angelo Monti, che secondo i carabinieri del Nucleo operativo aveva riorganizzato il clan affidando posizioni direttive a suoi uomini di fiducia come il fratello Girolamo Monti, Giuseppe Gambino, Salvatore Guarino e Jari Massimiliano Ingarao. Molti imprenditori, però, si sono ribellati al pizzo e hanno collaborato con le autorità contribuendo a far arrestare gli estorsori. La seconda tranche dell'indagine ha anche svelato il controllo capillare del territorio da parte del clan: i mafiosi continuano a rivendicare una specifica "funzione sociale" attraverso alcune manifestazioni tipiche come la gestione delle feste rionali, l'organizzazione dei traffici di stupefacenti (funzionali a rimpinguare la cassa del clan) e la gestione di alcuni gruppi criminali che gestiscono i furti di veicoli e i cosiddetti conseguenti cavalli di ritorno (le richieste di soldi per la restituzione della refurtiva), anch'essi funzionali ad alimentare le casse della cosca. Dalle indagini è emerso anche che i boss hanno un ruolo nella risoluzione di alcune controversie sorte all'interno dei gruppi organizzati della tifoseria del Palermo Calcio. (25.03.21)
https://www.youtube.com/watch?v=Ml5P-0rm8j8