Il presidente Nello Musumeci sarebbe stato ingannato. Parla di "disegno politico scellerato" il gip di Trapani che, accogliendo la richiesta della Procura, ha messo ai domiciliari una dirigente e un funzionario dell'assessorato regionale alla Salute e il dipendente di una società informatica accusati di aver mandato all'Istituto Superiore di Sanità dati falsi sull'andamento della pandemia nell'isola. Positivi e decessi "spalmati" nel tempo per evitare, secondo gli inquirenti, che la Sicilia fosse messa in zona rossa. Nell'indagine è coinvolto anche l'assessore alla Salute Ruggero Razza, mentre – scrive il gip- "sembra estraneo il presidente della Regione Musumeci, che pare tratto in inganno dalle false informazioni che gli vengono riferite".
Oltre ai tre ai domiciliari sarebbero indagati il vice capo di gabinetto dell'assessorato Ferdinando Croce e il dirigente Mario Palermo.