“Come comunità credente possiamo dare il nostro contributo alla società, desiderosa di rinascere, testimoniando che l’unico tesoro che non è destinato a perire e che va comunicato alle generazioni future è l’amore, il dono di noi stessi". E’ uno dei passaggi del messaggio di auguri che l’Arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, ha rivolto a tutta la Diocesi in occasione delle festività di Pasqua. L’emergenza sanitaria in corso limita i rapporti sociali ma l’arcivescovo ha voluto inviare un messaggio, consegnato simbolicamente come ogni anno ai giornalisti. I rappresentanti della categoria hanno incontrato il Pastore della Chiesa siracusana solo per un breve saluto e per la consegna del Pane che rappresenta il gesto concreto di solidarietà che da diversi anni i giornalisti compiono.
Cento chilogrammi di pane sono stati donati alla Caritas della Parrocchia San Tommaso al Pantheon in Siracusa dalla sezione provinciale dell’Ucsi (Unione cattolica Stampa Italiana) di Siracusa e dall’Assostampa di Siracusa. Il componente dell’Ordine dei giornalisti Santo Gallo, il segretario provinciale dell’Assostampa Siracusa Prospero Dente, il componente della giunta nazionale dell’Ucsi Salvatore Di Salvo ed il direttore del settimanale Cammino Orazio Mezzio hanno ringraziato l’arcivescovo che non fa mai mancare la sua vicinanza ai giornalisti: “Il giornalismo ha raccontato la storia con le parole e con tante immagini. La Pasqua sotto pandemia sarà per sempre ricordata con le immagini del Papa che, solitario, sale i gradini di una piazza San Pietro deserta. In questo anno così difficile tante storie sono state raccontate. Attendiamo – e questo è l’augurio per noi giornalisti, ma soprattutto per le nostre comunità – di raccontare quella finale; quella in cui dovremo scrivere che è tutto finito. Credo che la Resurrezione rappresenti, oggi, quel “passaggio” (pesah) da attendere con fiducia e coraggio.
Quel coraggio che i giornalisti stanno continuando a mostrare nella difficoltà”. Anche Santo Gallo ha ribadito le difficoltà per la categoria in questo momento, mentre Salvatore Di Salvo ha aggiunto: “L’emergenza Covid-19, oltre a generare una drammatica crisi sanitaria, sta indebolendo fortemente anche il tessuto sociale, peggiorando la condizione dei più fragili e mettendo in difficoltà tante famiglie che prima di questa pandemia vivevano una vita serena. I passi di carità possibili oggi si concretizzano nel sentirci prima di tutto chiamati a compiere ogni giorno piccoli gesti d’amore verso le persone che incontriamo – ha aggiunto il presidente provinciale Ucsi di Siracusa Salvatore Di Salvo -, cercando di diventare attenti e sensibili soprattutto ai poveri silenziosi, cioè a coloro che spesso incontriamo nella nostra quotidianità ma che all’apparenza, per la loro dignità, cercano di nascondere le sofferenze e i disagi che stanno vivendo e capire come agire per aiutarli, nella discrezione e nella fraternità evangelica”.
L’arcivescovo ha messo in evidenza ancora una volta il ruolo del giornalista: “Una parola vera aiuta le persone e le sostiene” ha detto. “Ma è importante il messaggio che sappiamo mediare. Anche questo momento di Resurrezione ci deve far ricordare che il Signore è con noi sempre”.