È stato pubblicato nei giorni scorsi sul sito web del Mediocredito Centrale S.p.A. – l’istituto bancario di Invitalia – un lungo articolo dal titolo “Betontest, nuove metodologie di indagine per la sicurezza delle opere edili” (https://www.mcc.it/primopiano/storie-di-successo/betontest-nuove-metodologie-di-indagine-per-la-sicurezza-delle-opere-edili/). L'articolo è apparso nella sezione “Storie di successo” e in evidenza nella home page del sito. L’istituto bancario, infatti, ha valutato come eccellenti i risultati ottenuti dalla Betontest di Ispica con il progetto ISMERS (Idoneità statica manufatti edili nei centri storici ad alto rischio sismico). Il progetto, realizzato tra il 2018 e il 2021 in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dell'Innovazione dell’Università del Salento e la XRD -Tools srl, impresa nata come spin-off dell’Università di Pisa, è stato supportato da Mediocredito Centrale a valere sul programma Horizon 2020 – Pon 2014/2020 del Ministro dello Sviluppo Economico.
Ai fini del progetto, è stato effettuato un monitoraggio dello stato di salute di scuole, uffici, immobili storici e di pregio, in otto comuni delle province di Ragusa e Siracusa individuati di concerto con le amministrazioni locali, al fine di rilevare eventuali criticità e individuare gli interventi di messa in sicurezza, tenuto conto del progressivo invecchiamento delle strutture e dell’elevato rischio sismico della zona. Nel corso delle attività di ricerca è stata sviluppata una nuova metodologia d’indagine che fornisce una mole di dati a livello macro, micro e nanoscopico sui materiali da costruzione. Per interpretarli e renderli confrontabili è stato elaborato un sistema di correlazione, basato su principi di intelligenza artificiale a Rete Neurale.
«Prevenire è meglio che curare – si legge nel testo – Questo principio non vale solo per la salute delle persone, ma si può estendere anche a quella delle opere pubbliche e più in generale dei manufatti edilizi. Se, per esempio, consideriamo l'età media di infrastrutture come i ponti, oltre 50 anni, o la forte sismicità di molte aree del nostro Paese ci rendiamo conto quanto sono importanti strumenti di monitoraggio dello stato di salute delle opere edili e infrastrutturali per intervenire tempestivamente con l'adeguata manutenzione. Strumenti come quelli sviluppati dal programma di ricerca di Betontest SRL». Metodologie e strumenti innovativi e di rilevante importanza, dunque, che consentono di analizzare lo stato di salute delle opere in calcestruzzo e in acciaio direttamente in loco, dunque tenendo conto anche delle tensioni di esercizio e di una serie di parametri che un campione analizzato in laboratorio, non può più restituire. Le sue applicazioni spaziano, pertanto, dai settori dell'edilizia e del rischio sismico al rilevamento di criticità nei viadotti stradali e autostradali e nei manufatti in cemento armato.
«Il successo del progetto ISMERS – spiega il prof. Giovanni Berti, consulente scientifico del progetto e fondatore della XRD -Tools srl – ha aperto un tunnel nella conoscenza dei materiali impiegati in edilizia e nella diagnostica degli stessi, quando sono in esercizio; le ricadute si evidenzieranno per alcuni anni. Tra gli elementi di successo citiamo: la trascrizione del linguaggio “diffrattometrico a raggi x” in linguaggio più vicino all’ingegneria strutturista. Questa trascrizione si è qui limitata alla resistenza meccanica a compressione, con un'affidabilità indicata al 62%. È necessario uno sforzo di convergenza tra scienza e ingegneria per osservare la migrazione di effetti dalla scala nano-microscopica a quella macroscopica. Con ISMERS, previa elaborazione, calibrazione, correlazione, confronto con riferimenti, è stato possibile osservare da dati in loco le variazioni dell’assetto reticolare direzionale in materiali simili ma sottoposti a carichi strutturali differenti con una sensibilità superiore ai dati tradizionali.
Se sono stati osservati significa che potranno essere misurati e monitorati nel tempo. Prevenire è più economico che curare; ne segue che anche altri soggetti sono chiamati ad uno sforzo di convergenza per introdurre aspetti davvero innovativi a beneficio della società civile».