Ragusa, variante ex parco agricolo approvata o no dalla Regione? Peppe Calabrese “L’amministrazione crede che sia approvata, ma non è così”. Proprio un bel dilemma. La Variante al Piano Regolatore Generale del Comune di Ragusa dell'area dell'ex Parco Agricolo ed aree limitrofe è stata appprovata dalla Regione o no? Stando al Comune del capoliogo sì, mentre per la segreteraia cittadina del Pd no. L’amministrazione comunale, in una nota stampa ufficiale del 30 marzo scorso scriveva “con apposito Decreto Dirigenziale dell'Assessorato Regionale del Territorio e dell'Ambiente – Dipartimento dell'Urbanistica – è stata approvata la Variante al Piano Regolatore Generale del Comune di Ragusa dell'area dell'ex Parco Agricolo ed aree limitrofe e delle aree per l'Edilizia Economica e Popolare adottata con delibera del Consiglio Comunale n. 11 del 15/03/2018. Sul sito istituzionale del Comune di Ragusa, nello spazio “in Evidenza”, sono pubblicati il Decreto Dirigenziale n. 45 del 18 marzo 2021 e gli elaborati grafici che sono scaricabili cliccando nell’apposito link”.
Tutto bene dunque madama la marchesa ? E no, perchè dopo qualche giorno, evidentemente di lettura rilettura e riflessione, giorno 3 aprile, sabato santo, arriva una controreplica del partito democratico, segreteria cittadina, a firma direttamente di Peppe Calabrese che senza mezzi termini annuncia “Variante ex Parco Agricolo Urbano di Ragusa, l’amministrazione crede che sia approvato, ma non è così”. E subito Calabrese attacca “restiamo sgomenti davanti alla capacità che si ha a Palazzo dell’Aquila di stravolgere il senso degli atti che ricevono: spiace dover smentire l’amministrazione, ma secondo le carte pubblicate sul sito istituzionale del Comune la variante risulta bocciata”. Poi il segretario cittadino dem spiega “con il Decreto del Dirigente Generale n. 45 dell’Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Siciliana del 18 marzo 2021, infatti si è concluso l’iter della cosiddetta variante al Piano Regolatore Generale dell’ex Parco Agricolo Urbano e aree limitrofe.
La suddetta variante era stata adottata con delibera del Consiglio Comunale n. 11/2018 e riguardava varie aree per l’estensione delle quali (275 ettari) fin dall’inizio abbiamo sostenuto che si doveva procedere con la revisione del PRG. In particolare per l’area del comparto 1, quella dell’ex Parco Agricolo, l’Assessorato Regionale al Territorio sin dall’inizio ha rilevato che per l’estensione della stessa, circa 110 ettari, per la sua natura prevalente (area agricola appunto) sprovvista tra l’altro dello studio Agricolo Forestale, che la sua pianificazione andava affrontata in sede del redigendo PRG”. Secondo Calabrese a questo punto è successo l’inghippo in quanto “per ovviare a tale osservazione, anziché spingere per la revisione del PRG, l’attuale Amministrazione ha proceduto alla redazione dello Schema di Massima del PRG.
Questa scelta, come abbiamo ribadito nell’incontro avuto qualche mese addietro con il sindaco e l’assessore al ramo, si è rivelata sbagliata. Infatti, lo stesso Assessorato regionale ha sottolineato, nel corpo del decreto, che la redazione dello Schema di Massima era finalizzata “ad avere elementi utili per richiedere una nuova valutazione del DRU sulla variante urbanistica in esame adottata oltre due anni prima.Anche in ordine alla coerenza della variante con le previsione dello schema di massima, come sostenuto dall’Amministrazione nelle controdeduzioni (delibera n. 71/2020), l’Assessorato regionale rileva che, da una verifica effettuata, è risultato che le previsioni della variante urbanistica con le relative norme di attuazione non coincidono con le previsioni dello schema di massima che per sua natura non è corredato delle NTA”. Insomma un discorso moltoo tecnico al termine del quale Calabrese sintetizza “per tutte queste considerazione l’Assessorato Regionale ha ritenuto “non condivisibili le controdeduzioni del Consiglio Comunale di Ragusa di cui alla delibera n. 73/2020 e pertanto non si reputa poter accogliere la richiesta di revisione delle determinazioni del DRU sulla variante in oggetto Tradotto in parole semplici la variante riguardante l’area dell’ex Parco Agricolo è stata bocciata”.
Seguono le conclusioni di Peppe Calabrese “di questo certamente non siamo contenti per la città. Tuttavia non possiamo non evidenziare l’inadeguata gestione, sia politica che tecnica, di tutto l’iter. Soprattutto in considerazione del fatto che avevamo avvertito per tempo l’amministrazione che la strada intrapresa avrebbe portato a questo epilogo assolutamente prevedibile. Non è nostra intenzione gongolare, ma è fuor di dubbio che adesso sia necessario, immediatamente, mettere mano alla redazione del PRG, coinvolgendo tutte le forze politiche e sociali della città oltre a tutti i portatori di interesse”. E dalla segreteria cittadina del Pd arriva anche la proposta concreta “il Partito Democratico della città di Ragusa, dunque chiede che si proceda subito a implementare l’Ufficio di Piano, allo stato quasi inesistente, e se necessario si faccia ricorso anche a professionisti esterni. Noi ribadiamo la nostra disponibilità a collaborare sin da subito affinché si arrivi il prima possibile alla adozione del PRG”. (da.di.)