Ragusa centenario Eccidio Fascista di piazza San Giovanni. Ricorre oggi, 9 aprile, il centenario dell’eccidio del 1921, quando in piazza San Giovanni, durante un comizio del leader socialista Vacirca, squadre di fascisti, con un’azione premeditata, spararono sulla folla radunata in piazza uccidendo i braccianti Rosario Occhipinti e Carmelo Vitale mentre una terza vittima, Rosario Gurrieri morirà per le ferite alcune ore dopo. In occasione del centenario il Comitato 9 aprile 1921 “sarà in piazza S. Giovanni per commemorare i tre braccianti uccisi e tutte le vittime del fascismo negli iblei. Ma anche per sottolineare l’importanza della memoria storica nella comprensione degli avvenimenti di oggi; oggi che in molte parti del paese registriamo crescenti rigurgiti fascisti che, sfruttando la crisi economica che affligge tanta gente, deviano l’attenzione dalle reali responsabilità su capri espiatori come i migranti, gli omosessuali o alimentano teorie complottistiche utili ad incrementare la confusione e rafforzare lo status quo”.
Alla manifestazione hanno aderito il Comitato di Base NO MUOS, il Gruppo anarchico di Ragusa, il Circolo Lebowski, la CUB, l’USB, a CGIL e l’ANPI. Il programma prevede, a partire delle ore 18, la deposizione di una corona di fiori sotto la lapide che ricorda l’eccidio del 1921, e a seguire interventi da parte dei partecipanti. Per l’occasione verrà lanciata una campagna per dedicare una via della città di Ragusa al “9 aprile 1921”. La proposta che gli organizzatori avanzano al Sindaco e al Prefetto è quella di sostituire via Almirante con via “9 aprile 1921”; si tratta di una via dedicata ad una rappresentante di quel regime violento, compresi i suoi strascichi nella repubblica di Salò, redattore della rivista antisemita “La difesa della razza”, torturatore di partigiani, e dal dopoguerra fino alla sua morte a capo di organizzazioni fasciste eredi del ventennio e protagoniste dell’efferata epoca delle stragi. Il comitato ’9 aprile 1921’ ricorda poi come l’eccidio di Ragusa vada inserito in un più generale quadro di un anno, il 1921 appunto, “funestato nel Sud Est Siciliano dalle imprese omicide di uno dei movimenti fascisti più violenti e sanguinari d’Italia.
Basti ricordare alcuni dei principali episodi di quella che fu una vera e propria escalation stragista: il 29 gennaio 1921 a Vittoria aggressione armata di nazionalisti e fascisti contro i contadini socialisti presenti in piazza; subito dopo vengono saccheggiati e semidistrutti il circolo socialista, la lega dei contadini e il circolo Matteotti. Nella nottata muore per le ferite il consigliere comunale socialista Giuseppe Campagna. Il 29 maggio 1921 a Modica, una colonna di lavoratori mentre rientra da un’assemblea in campagna, viene assaltata a Passo Gatta da fascisti e guardie regie, i morti sono 7, centinaia i feriti. Il 18 giugno a Scicli gli squadristi terrorizzano la popolazione sparando: muore il bracciante Angelo Ficili. Il 7 luglio 1921 a Comiso viene ucciso il bracciante Luciano Agosta. Durante l’anno non v’è comune dove non siano state assaltate e bruciate le sedi delle organizzazioni sindacali e di sinistra.
Le amministrazioni rosse vengono costrette con la minaccia delle armi a dimettersi: a Vittoria il 16 marzo, a Scicli il 7 aprile, a Ragusa il 10 aprile, a Pozzallo il 12 aprile, a Modica il 19 aprile. E gli anni successivi non saranno affatto migliori…” (da.di.)